L'EMERGENZA IMMIGRAZIONE

Naufragio Crotone, fermati tre presunti scafisti, uno è minorenne. Piantedosi: «La disperazione non giustifica i viaggi a rischio». È bufera

I tre presunti scafisti sono stati rintracciati nel Centro richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto, dove erano stati portati dopo lo sbarco, e condotti in carcere

Naufragio Crotone, fermati 2 presunti scafisti. Piantedosi: «La disperazione non giustifica i viaggi a rischio». È bufera
Naufragio Crotone, fermati 2 presunti scafisti. Piantedosi: «La disperazione non giustifica i viaggi a rischio». È bufera
Lunedì 27 Febbraio 2023, 09:43 - Ultimo agg. 16 Ottobre, 12:15

Fermato un altro presunto scafista

È stato eseguito un nuovo fermo a carico di un altro dei presunti scafisti dell'imbarcazione naufragata ieri mattina davanti alla costa di «Steccato» di Cutro. Le persone fermate, a questo punto, sono in tutto tre. Si tratta di un turco e di due pachistani, uno dei quali minorenne. I tre presunti scafisti sono stati rintracciati nel Centro richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto, dove erano stati portati dopo lo sbarco, e condotti in carcere. I fermi sono stati fatti da carabinieri, Guardia di finanza e Squadra mobile in esecuzione di un decreto emesso dalla Procura della Repubblica di Crotone. 

Tajani sente collega tunisino: "Massimo sostegno sui migranti"

«Il Governo italiano è in prima linea nel sostenere la Tunisia nelle attività di controllo delle frontiere, nella lotta al traffico di esseri umani, nonché nella creazione di percorsi legali verso l'Italia per i lavoratori tunisini e nella creazione di opportunità di formazione alternative alle migrazioni». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al collega tunisino Nabil Ammar in un colloquio telefonico. Lo riferisce la Farnesina. Tajani ha ribadito l'auspicio di una più stretta cooperazione bilaterale per affrontare al meglio le sfide nel Mediterraneo.

Piantedosi: "La disperazione non giustifica i viaggi a rischio"

«La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo le vita dei propri figli». Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, rispondendo ai giornalisti dopo la strage di migranti in Calabria.

Procuratore: "L'indagine è sul naufragio non sui soccorsi"

«Stiamo anche vedendo di ricostruire la catena dei soccorsi ma non ci sono indagini su questo. Stiamo ricostruendo tutti i passaggi dall'avvistamento in poi per ricostruire cosa è stato fatto e confrontarlo con quello che si doveva fare che sembra sia stato fatto. Di sicuro le condizioni del mare erano terribili». Lo ha detto all'ANSA il procuratore della Repubblica di Crotone Giuseppe Capoccia sull'indagine aperta sul naufragio. «Qui - ha poi aggiunto - mancano uomini e mezzi alle forze dell'ordine.

Il governo dovrebbe capire che sarebbe necessaria impostare in modo diverso le strutture. In estate abbiamo 3 sbarchi la settimana».

Il capo dei sommozzatori: "Non ci si abitua mai ai corpi dei bambini"

«Sa qual è la verità? Che non ci si abitua mai. Eppure, in quasi 25 anni di lavoro presso i sommozzatori dei Vigili del fuoco ho visto tante tragedie. Ma quando vedi quei corpicini senza vita di bimbi così piccoli... Sono immagini che ti colpiscono sempre al cuore. Anche ieri è stato così. Tanti bambini morti, come quei gemellini, neonati. Una tragedia». David Morabito è il capo del Nucleo Sommozzatori dei Vigili del fuoco della Calabria. Da ieri non si ferma un momento per la ricerca di dispersi o eventuali superstiti in mare. «Ma ormai è davvero difficile...», dice con un soffio di voce. Da questa mattina alle sette, Morabito è di nuovo sul posto, sulla spiaggia di Steccato di Cutro, nel crotonese, dove ieri mattina una imbarcazione con almeno 180 migranti a bordo si è letteralmente spezzata in due, facendo cadere in acqua, a poco meno di un centinaio di metri dalla riva, tutti i migranti a bordo.

Recuperati altri tre corpi

Altri tre corpi sono stati recuperati stamani nel corso delle ricerche dei dispersi del naufragio del barcone carico di migranti avvenuto ieri sulla spiaggia di Steccato di Cutro. Il corpo di un uomo è stato trovato sulla spiaggia ad alcune centinaia di metri dal luogo del disastro. Un altro corpo è stato recuperato in mare, a circa 400 metri dalla riva, da una motovedetta della Guardia costiera ed il terzo a Le Castella, a 3,5 miglia marine dal luogo dell'incidente. Il totale delle vittime accertate sale così a 62.

Fermati altri due presunti scafisti

Altre due persone sarebbero state fermate, secondo indiscrezioni raccolte in ambienti giudiziari, con l'accusa di essere stati gli scafisti dell'imbarcazione che ieri mattina si è infranta contro una secca davanti la costa di Cutro, nel Crotonese, con la conseguente caduta in mare dei migranti che si trovavano a bordo. Le vittime accertate del naufragio, al momento, sono 59, tra cui molti bambini, e sono decine i dispersi. Ottanta le persone che si sono salvate. Le due persone che sarebbero in stato di fermo si aggiungono a quella di nazionalità turca già bloccata, con la stessa accusa, nella giornata di ieri.

Naufragio Crotone - Sono proseguite per tutta la notte le ricerche dei dispersi del naufragio di migranti avvenuto ieri mattina davanti alle coste di Steccato di Cutro, nel Crotonese. Due motovedette della Guardia costiera hanno perlustrato tutta la zona, con l'aiuto dei Vigili del fuoco ma finora non risultano altri ritrovamenti. Sono 59 le vittime accertate, ma sarebbero ancora decine i dispersi. Non si conosce il numero esatto. Arrivati anche i sommozzatori da Messina. Il mare è molto agitato e il vento forte.

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