MIGRANTI

Cutro, minuto di silenzio in spiaggia per le 76 vittime. Barcone in difficoltà con 47 migranti a bordo

Ieri altro salvataggio di 1.300 persone in tutto

Migranti, a Crotone arrivata barca con 487 persone soccorse dalla Guardia costiera
Migranti, a Crotone arrivata barca con 487 persone soccorse dalla Guardia costiera
Sabato 11 Marzo 2023, 09:38 - Ultimo agg. 16 Ottobre, 12:08

Sea Watch: imbarcazione in difficoltà tra le onde

«#Seabird ha avvistato l'imbarcazione in contatto con alarm_phone. È pericolosamente sovraffollata e tra onde spaventose. Vicino ad essa un mercantile che ha ricevuto ordine dal Centro di coordinamento dei soccorsi di Roma di coordinarsi con la cd guardia costiera libica». Lo scrive su twitter Sea Watch.

Minuto di silenzio in spiaggia

Un minuto di silenzio per le vittime del naufragio sulla spiaggia di Steccato di Cutro (Crotone). Le migliaia di persone arrivate da tutta Italia si sono inginocchiate sulla sabbia per un minuto.

Un superstite: porterò questa tragedia per sempre nel mio cuore

«Questa tragedia la porterò per sempre nel mio cuore. Non mi perdonerò mai di avere perso il mio fratellino di sei anni, prima di partire me lo aveva affidato mia madre». A dirlo, parlando al microfono sulla spiaggia è uno dei sopravvissuti del naufragio del 26 febbraio. È un ragazzo siriano di venti anni che ha perso nel naufragio il fratellino di sei anni. Il bambino è morto di ipotermia prima di arrivare in riva. Il fratello maggiore lo aveva sistemato su un pezzo di legno per evitare di farlo bagnare. Ma il piccolo è morto lo stesso di ipotermia.

Trovata un'altra vittima, è una bambina tra i 7 e i 10 anni

Un'altra vittima del naufragio di migranti avvenuto a Steccato di Cutro, la terza di oggi, è stata recuperata dai soccorritori acquatici dei vigili del fuoco. Il 76mo corpo appartiene ad una bambina di un'età presumibile tra i 7 e i 10 anni ed è stato individuato in località Praialonga dai vigili del fuoco impegnati nelle attività di perlustrazione del litorale, a non molta distanza dal luogo della tragedia. In giornata erano stati recuperati altri due corpi appartenenti rispettivamente ad un'altra bambina, di età compresa tra i 5 e i 6 anni, e ad un adulto

Corteo in spiaggia a Cutro, sindaci depongono fiori

Il corteo «Fermare la strage subito» promosso oggi a Cutro, è giunto sulla spiaggia di Steccato di Cutro ad alcune centinaia di metri dal luogo del naufragio. I sindaci di numerosi comuni, non solo del crotonese - c'è anche quello di Catanzaro Nicola Fiorita - hanno deposto una corona e fiori lungo il tratto di arenile. Indossano una fascia bianca al braccio in segno di lutto per i bambini morti nel naufragio, 30 con la bambina di 5-6 anni recuperata stamani e 21 nella fascia d'età tra 0 e 12 anni.

Cutro, trovato un altro corpo

Trovato altro corpo in mare: il bilancio delle vittime di Steccato di Cutro sale a 75. Si tratta di un adulto.

Difesa: "Trasferimenti aerei"

«I soccorsi in mare che in queste ore vengono svolti dalla nostra Marina Militare e i trasferimenti effettuati dall'Aeronautica Militare per decongestionare gli hotspot di Lampedusa sono l'ennesima dimostrazione della altissima professionalità e generosità delle nostre Forze Armate». Così il ministro della Difesa Guido Crosetto che resta costantemente informato sulle operazioni in corso nel mar Mediterraneo in queste ore. Infatti mentre continuano le operazioni di soccorso in mare questa mattina è atterrato all'aeroporto di Napoli il primo dei tre C-130 dell'Aeronautica Militare che, dalla mezzanotte di ieri, come disposto dal ministro della Difesa, ha effettuato il primo dei trasferimenti aerei volti a decongestionare l'hotspot di Lampedusa che aveva superato i limiti della capacità ricettiva dopo gli ultimi numerosi sbarchi di migranti sulle coste dell'isola. Il C-130 dell'Aeronautica Militare è decollato da Pisa, alla volta di Lampedusa, pochi minuti dopo la mezzanotte, con a bordo circa 70 persone. Altrettante verranno trasferite a Pratica Mare in mattinata, mentre nel pomeriggio sono programmati altri volti diretti in Piemonte e Lombardia. Le operazioni sono dirette dal Comando Operativo di Vertice Interforze, in coordinamento con l'Aeronautica Militare.

Migranti, sindaco: "Portare navi per trasferimenti da Lampedusa"

«Lampedusa continua a essere la zattera nel Mediterraneo che salva migliaia e migliaia di persone. Attualmente ci sono delle difficoltà all'interno dell'hotspot per la presenza di oltre 2000 persone. È chiaro che non ci può essere solo l'attenzione mediatica e scandalistica, che spesso si presta anche a bagarre elettorale e strumentalizzazione politica, solo quando ci sono morti. Di fronte a un dramma di questa portata, tutti dovrebbero mettere da parte le divisioni e unire gli sforzi e le energie per arrivare a soluzioni concrete». Lo ha detto, tornando a lanciare un appello, il sindaco delle Pelagie Filippo Mannino. Lampedusa, fino ad ieri, ha avuto numeri di sbarchi stratosferici: 1.869 persone, con 41 barchini, solo nella giornata di giovedì e 1.175 mercoledì. «La politica deve farsi trovare pronta, serve dare risposte strutturali a questo fenomeno, prevedendo innanzitutto delle navi capienti in rada pronte al trasferimento immediato dei migranti che arrivano sull'isola - ha spiegato Mannino - . L'hotspot è oggettivamente inadeguato a ospitare questi numeri, e serve subito un piano d'azione per recuperare tutti i barchini che sono sparsi sulle coste, anche attraverso un intervento urgente della protezione civile nazionale». Ci sono già arrivi di turisti calendarizzati per Pasqua e le spiagge sono ricolme di barchini. «Il mio grazie va a tutta la macchina dell'accoglienza e in particolare alle forze dell'ordine per l'incessante lavoro che stanno facendo in queste ore e per tutte le persone salvate», ha concluso il sindaco di Lampedusa e Linosa.

Alarm Phone: "Barca alla deriva con 47 persone"

«La nave mercantile Basilis L è in viaggio verso la barca in difficoltà per assistere 47 persone. Tuttavia, temiamo che riporterà la gente in Libia. Devono essere portati in un luogo sicuro, non nelle condizioni tortuose della Libia». Lo scrive Alarm Phone che stamattina aveva lanciato l'allerta per l'imbarcazione alla deriva nel Mediterraneo centrale. 

Alarm Phone: "Perso contatto con 500 su barcone"

Alarm Phone ha perso il contatto con un'imbarcazione segnalata ieri con a bordo circa 500 persone. «Il nostro ultimo contatto con le circa 500 persone è stato alle 7:48 di stamane - scrive - Nonostante il report delle autorità e dei media, queste persone non sono state soccorse e sono ancora in pericolo in mare. Da allora, non siamo riuscite a ricontattarle!». 

Musumeci: "Tutti devono metterci la faccia. Non sapete cosa accadrà tra qualche mese"

«Il grosso dei provvedimenti del governo Meloni in merito all'immigrazione clandestina arriverà d'intesa con l'Unione europea. Giorno 23 e 24 i leader europei saranno tutti attorno ad un tavolo e in quella occasione il premier presenterà un pacchetto di proposte su cui spero arriverà il consenso degli altri Stati membri». Lo ha detto il ministro delle politiche del mare Nello Musumeci rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di un incontro organizzato a Misterbianco (Catania) nell'ambito della 21/ma edizione di Nauta, il Salone nautico del Mediterraneo. «Abbiamo la necessità - ha concluso Musumeci - di metterci tutti la faccia. Non è più consentito che il peso di questa immane tragedia debba restare solo sull'Italia, sulla Grecia o su Malta e gli altri Stati europei si girano dall'altra parte.

Non è più consentito».

«Non sapete quello che accadrà tra qualche mese, non avete idea... E in questa terra di Sicilia sappiamo tutti quello che abbiamo dovuto fare con lo sbarco illegale dei migranti. O l'Europa si rende conto che siamo arrivati al punto zero o saremo costretti a piangere ancora altri morti perché nei Paesi di partenza non si dice che fine fanno i loro connazionali. La gente è convinta che pagando i mafiosi e salendo sulle zattere potrà raggiungere l'Eldorado. E non è così». Lo ha affermato il ministro della politiche del Mare Nello Musumeci rispondendo ai giornalisti a margine di un incontro a Misterbianco (Catania).

Reggio Calabria, iniziano a scendere a terra donne e bambini

Sono appena iniziate le operazioni di sbarco sul molo di ponente del porto di Reggio Calabria. Dalla nave «Diciotti» (classe Dattilo) della Guardia costiera stanno scendendo i primi migranti. Si è cominciato dai bambini e dalle donne. Sono circa 70 a bordo della nave e con loro stanno scendendo anche i nuclei familiari. Subito dopo lo sbarco proseguirà con gli altri migranti. Due dei migranti sbarcati sono stati fatti salire in ambulanza e condotti in ospedale per accertamenti. Complessivamente sono 584 le persone soccorse della guardia costiera e già arrivate a Reggio Calabria. Al porto della città dello Stretto è intervenuto anche personale di Frontex che, stando a quanto si è appreso, è venuto a raccogliere informazioni.

Trapani, fermati 4 presunti scafisti

Quattro presunti scafisti sono stati arrestati dagli agenti della Squadra mobile di Trapani con l'accusa di favoreggiamento aggravato dell'immigrazione clandestina. I quattro, di cui tre originari della Guinea e un senegalese, erano alla guida di due imbarcazioni partite dalla Tunisia e arrivate fino alle coste di Pantelleria, dove erano stati soccorsi dalle autorità italiane. Le indagini e le escussioni dei migranti arrivati a bordo delle due barche hanno permesso di scoprire che i due indagati alla guida delle due barche si erano avvalsi delle collaborazione degli altri, il cui ruolo era stato quello di indicare la rotta. Il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere per entrambi i conduttori dei natanti.

Condizioni meteo ritardano arrivi

Potrebbero variare, rispetto a quanto annunciato ieri, i porti di approdo in Sicilia delle unità della Guardia Costiera e della Marina Militare con a bordo i migranti soccorsi in mare. Non avverrà più lo sbarco a Pozzallo inizialmente previsto ieri sera, di persone soccorse in mare, che sono state trasferite su una unità della Marina Militare. Non è ancora stato confermato l'arrivo di migranti a Messina mentre è stato invece confermato l'arrivo nel porto di Catania di 200 persone soccorse in mare. Le condizioni meteo stanno però rallentando il viaggio. L'arrivo è stimato in serata ma potrebbe anche slittare

Arrivata a Reggio Calabria la nave Dattilo

È appena attraccata al porto di Reggio Calabria la nave Dattilo della Guardia costiera con a bordo 584 migranti. A differenza di quanto previsto ieri, tra i migranti salvati non ci sono persone provenienti dall'hotspot di Lampedusa. Tutti i migranti a bordo sono stati stati soccorsi in mare nel corso di tre interventi diversi. Ancora non si conoscono i dettagli del salvataggio ma, dalle notizie apprese sul molo di ponente del porto di Reggio, sono circa 70 le donne e i bambini a bordo della nave Dattilo. 

Gran parte dei migranti a bordo di nave Diciotti, appartenente alla classe Dattilo, infatti, sono uomini di cui ancora non è chiara la nazionalità. Le operazioni di accoglienza sono coordinate dalla Prefettura di Reggio Calabria. Sul posto, oltre ai volontari della Protezione civile, c'è la polizia di Stato che, una volta eseguito lo sbarco, si occuperà delle procedure di identificazione. I migranti saranno trasferiti in parte nella scuola Boccioni di Gallico, alla periferia nord di Reggio Calabria, dove è stato allestito da tempo un centro di primissima accoglienza. L'altra parte, invece, verrà accompagnata al Cedir negli ex locali della Protezione civile. Una volta eseguiti i necessari controlli sanitari, i migranti saranno trasferiti in base al riparto previsto dal Ministero dell'Interno.

 

 

Dalle acque calabresi emerge la settantaquattresima vittima di Steccato di Cutro: è una bimba

È di una bambina di 5 o 6 anni il corpo recuperato stamane a Steccato di Cutro. Si tratta della 74° vittima del naufragio del barcone carico di migranti schiantatosi contro una secca lo scorso 26 febbraio. Il corpo della piccola che era stato avvistato tra le onde è stato recuperato dalla Guardia costiera. L'ultima giovanissima vittima accertata del naufragio è la 30ma minore e la ventunesima compresa nella fascia d'età tra 0 e 12 anni.

Altro barcone alla deriva proveniente dalla Libia

Alarm Phone lancia l'allarme per 47 migranti alla deriva su un barcone proveniente dalla Libia mentre le condizioni meteo sono «estremamente avverse» e chiede che l'imbarcazione sia soccorsa «immediatamente». L'allarme è stato rilanciato anche da Mediterranea Saving Humans. L'imbarcazione si troverebbe nel Mediterraneo centrale.

A bordo anche 40 minori

Sono precisamente 487 i migranti, tutti uomini, sbarcati dopo la mezzanotte a Crotone da un vecchio e malandato peschereccio che è stato scortato nel porto da tre motovedette della Guardia costiera. Dai dati raccolti dall'ufficio immigrazione della questura di Crotone tra i migranti soccorsi ci sono 370 pakistani, 85 egiziani, 35 afgani. Complessivamente ci sono una quarantina di minori. Dalle nazionalità dei migranti che si trovavano a bordo della imbarcazione gli inquirenti ipotizzano che il viaggio sia iniziato dal porto di Tobruk in Libia, punto di incontro tra Pakistan ed Egitto, e non dalla Turchia come avviene di solito. La traversata è durata 5 giorni. Sono in corso le indagini per individuare gli scafisti ed accertare il porto di provenienza della imbarcazione. Il peschereccio è stato intercettato nel pomeriggio di ieri a circa 70 miglia dalla costa calabrese a seguito di una segnalazione di Frontex. Le unità navali della Guardia costiera lo hanno agganciato al largo dalla costa crotonese ed anche con l'aiuto di un rimorchiatore sono riusciti a condurlo al sicuro nel porto nonostante le pessime condizioni ed il sovraffollamento dell'imbarcazione.

Migranti - Nella notte è attraccata al porto di Crotone, scortata da tre motovedette della Capitaneria, un’imbarcazione con circa 487 persone che sono state precedentemente soccorse al largo della costa calabrese dalla Guardia Costiera. Un'altra operazione di salvataggio c'è stata ieri con altri 1.300 migranti a bordo di tre grossi pescherecci, con la Guardia costiera che ha dovuto chiedere il coinvolgimento della Marina militare. 

Governo a Cutro, Meloni: «Linea dura contro i trafficanti». Flussi, torna il decreto

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