Migranti, ondata di profughi. Allarme per l'estate: 900mila in arrivo. «Sarà drammatica»

In 48 ore sbarcati già in 5mila. Solo il 10% ha diritto all’asilo

Migranti, ondata di profughi. Allarme per l'estate: 900mila in arrivo. «Sarà drammatica»
Migranti, ondata di profughi. Allarme per l'estate: 900mila in arrivo. «Sarà drammatica»
di Michela Allegri
Domenica 12 Marzo 2023, 00:00 - Ultimo agg. 13 Marzo, 09:34
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Le previsioni in vista della primavera e dell’estate sono drammatiche: il rischio è che con il bel tempo dalla Tunisia parta un’ondata di 900mila migranti nel giro di pochi mesi - con un picco in agosto - che manderebbe in tilt il sistema dell’accoglienza, soprattutto a Lampedusa, già al collasso.

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L’allarme arriva anche dal ministro della politiche del Mare, il siciliano Nello Musumeci: «Non sapete quello che accadrà tra qualche mese, non avete idea. In questa terra di Sicilia sappiamo tutti quello che abbiamo dovuto fare con lo sbarco illegale dei migranti. O l’Europa si rende conto che siamo arrivati al punto zero, o saremo costretti a piangere ancora altri morti perché nei Paesi di partenza non si dice che fine fanno i loro connazionali. La gente è convinta che pagando i mafiosi e salendo sulle zattere potrà raggiungere l’Eldorado.

E non è così». La situazione sembra destinata ad esplodere: a preoccupare non è solo la crisi della Tunisia, ma anche la rotta turca e quella libanese.


BOOM DI PARTENZE
È boom di partenze verso l’Italia: nelle ultime 48 ore se ne contano quasi cinquemila. Le condizioni meteo più favorevoli in vista della primavera faranno impennare i numeri che già impensieriscono il Viminale: gli arrivi del 2023 sono a quota 18.800, in nettissima crescita rispetto agli ultimi due anni. Nello stesso periodo, nel 2021 e nel 2022, erano stati circa seimila. Solo una quota tra il 5 e il 10% avrebbe diritto all’asilo in base al paese di partenza. I dati Frontex registrano poi l’impennata di flussi nel Mediterraneo centrale: si calcola un +116%. Questa rotta - principalmente da Libia e Tunisia - continua ad essere quella più battuta e la situazione è destinata a deteriorarsi ulteriormente. La grave crisi economica in Tunisia, unita alle recenti dichiarazioni del presidente Kais Saied - ha invocato «misure urgenti contro l’immigrazione illegale» di africani sub-sahariani -, ha provocato un’impennata di partenze verso l’Italia.

 

La Guardia costiera di Tunisi ha parlato di 25 operazioni di migrazione illegale sventate negli ultimi due giorni e di 1.008 persone salvate in mare, di cui 954 provenienti da Paesi dell’Africa sub-sahariana. Ieri ha soccorso altri 326 migranti al largo delle sue acque territoriali. Intanto in Italia sono stati oltre 1.200 i migranti soccorsi dalla Guardia costiera tra venerdì e ieri, nel mar Ionio. Erano a bordo di due barconi intercettati a oltre 100 miglia dalle coste di Roccella Ionica. La nave Dattilo venerdì ha salvato tutti i migranti presenti su una delle due imbarcazioni. Sul secondo barcone c’erano altri 379 profughi, che sono stati soccorsi da due motovedette Sar della Guardia costiera e poi trasferiti a bordo della nave Sirio della Marina militare, che ha fatto rotta in direzione di Augusta. Le procedure di accoglienza e di identificazione sono state coordinate dalla prefettura di Siracusa. Nella notte tra venerdì e sabato, invece, Guardia costiera e Guardia di finanza hanno salvato i migranti a bordo di un peschereccio intercettato a sessanta miglia da Crotone: erano 487, ammassati e in pessime condizioni, dispersi in un mare forza 6. Le persone a bordo sono state trasferite nel centro di accoglienza di Isola di Capo Rizzuto. Intanto la Dattilo è attraccata nel porto di Reggio Calabria con a bordo 584 persone: tra loro 70 tra donne e bambini. Alcuni sono stati portati nella scuola Boccioni di Gallico, alla periferia nord di Reggio, dove è stato allestito un centro di primissima accoglienza. Gli altri sono invece stati trasferiti al Cedir, negli ex locali della Protezione civile. Nel frattempo a Trapani sono stati arrestati quattro presunti scafisti che avrebbero organizzato partenze dalla Tunisia. 


L’ALLERTA
All’alba Alarm Phone ha lanciato un nuovo allarme: 47 persone alla deriva su un barcone proveniente dalla Libia. La ong Sea Watch ha raccontato che a un mercantile di passaggio è stato chiesto dalla sala operativa dell’Imrcc Roma (il Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo) di monitorare il gommone in attesa dell’arrivo delle motovedette della Guardia costiera libica. «Sea-bird ha avvistato l’imbarcazione in contatto con Alarm phone. È pericolosamente sovraffollata e tra onde spaventose. Vicino ad essa c’è un mercantile che ha ricevuto ordine dal Centro di coordinamento dei soccorsi di Roma di coordinarsi con la guardia costiera libica», ha scritto su Twitter la ong tedesca. Intanto è iniziata l’attività per decongestionare l’hotspot di Lampedusa, ancora più sovraffollato dopo gli sbarchi degli ultimi giorni. I C-130 dell’Aeronautica militare hanno effettuato i trasferimenti: 70 persone sono state portate a Pratica Mare, in Piemonte e in Lombardia. «I soccorsi che in queste ore vengono svolti dalla nostra Marina militare e i trasferimenti effettuati dall’Aeronautica militare sono l’ennesima dimostrazione della altissima professionalità e generosità delle nostre Forze armate», ha commentato il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
 

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