Ong Lifeline soccorre 400 migranti. Salvini: «Portateli in Olanda». Toninelli: «Sequestreremo la nave»

Migranti, nave Ong soccorre 400 persone. Salvini: «Non toccheranno suolo italiano». Scontro con la Ue
Migranti, nave Ong soccorre 400 persone. Salvini: «Non toccheranno suolo italiano». Scontro con la Ue
Giovedì 21 Giugno 2018, 10:14 - Ultimo agg. 22 Giugno, 09:26
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Se l'Aquarius è stata 'dirottatà a Valencia, la Lifeline sbarcherà in Italia: ma per essere sequestrata, annuncia Danilo Toninelli. In un porto tricolore solo senza i migranti soccorsi, che dovranno essere trasferiti a Malta o in Libia, precisa il collega Matteo Salvini. La guerra dichiarata dal Governo M5S-Lega alle navi umanitarie fa così un'altra vittima. 

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La linea dura è annunciata in mattinata, dopo che la nave della ong tedesca ha preso a bordo 224 persone (compresi 14 donne e 4 bambini) da alcuni gommoni ma non ha voluto consegnarli alla Guardia costiera libica. Intanto, si continua a morire: 120 annegati in due giorni, rileva Unhcr Libia. In tutto il 2018 le vittime sfiorano quota 1.000. Da circa una settimana attiva a ridosso delle acque libiche, la Lifeline era stata protagonista nei giorni scorsi di alcuni polemici botta e risposta via twitter con Salvini, con accuse di 'fascismò rivolte al titolare del Viminale, che aveva ironizzato sull'aspetto di un membro dell'equipaggio. 


E il ministro Toninelli rincalza: «La Lifeline non si può muovere, ha una capienza di 50 persone ed ha 224 migranti a bordo che non vuole dare alla Libia nonostante siamo in mare libico. Ci assumiamo noi la responsabilità di portarli sulle navi della nostra Guardia costiera, la porteremo in Italia dove dovrà fermarsi perchè la sequestreremo: è una nave apolide che non può navigare in acque internazionali», assicura il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli su facebook.

La nave ong Lifeline
«batte abusivamente bandiera olandese e quindi è una nave fantasma. È una nave pirata come quella di capitan Uncino» ha detto il ministro Matteo Salvini nel comizio a Terni in vista del ballottaggio per le comunali. «Io le navi fantasma - ha sottolineato - nei porti italiani non le voglio. Vadano altrove, vadano a Malta che è più vicina. Se arrivano in Italia gli sequestriamo la nave e processiamo l'equipaggio per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina».



Oggi il primo intervento vero e proprio al largo delle coste libiche: «in acque internazionali», sostiene l'organizzazione. «In acque Sar (ricerca e soccorso) nostre», ribattono da Tripoli. Dalla capitale libica si muove una motovedetta che arriva in zona, soccorre un altro gommone in difficoltà e chiede la consegna dei 224. La Lifeline oppone un 'nein' e sollecita l'intervento alla Guardia costiera italiana: «vogliamo un porto sicuro». Che non può essere libico, secondo la ong. A questo punto sia Salvini che Toninelli si collegano in diretta facebook, ognuno dal proprio ufficio, per manifestare tutto il loro disappunto. «Questa nave - sottolinea il primo - contravvenendo a tutte le regole e leggi, ha caricato 224 clandestini su gommoni partiti dalla Libia in acque libiche. La Guardia costiera italiana ha scritto 'non muovetevi, ci pensano le autorità libichè; la Guardia costiera libica ha scritto 'non muovetevi, ci pensiamo noì. Ma questi disgraziati, anche mettendo a rischio la vita dei migranti su quei gommoni, non hanno ascoltato le autorità libiche e italiane e sono forzosamente intervenuti per caricare il prezioso quantitativo di carne umana a bordo». 



Bene, aggiunge, «questo carico di esseri umani ve lo portate in Olanda, fate il giro un pò largo. Le navi di queste pseudo-ong non toccheranno più il suolo italiano». Nel pomeriggio arriva la comunicazione ufficiale: la Lifeline non è registrata in Olanda. E Toninelli attacca: «è una nave apolide, 'fantasmà, che non può navigare in acque internazionali»; dunque, «nonostante sia in mare libico, ci assumiamo noi la responsabilità di portare i migranti sulle navi della nostra Guardia costiera, la porteremo in Italia dove dovrà fermarsi perchè la sequestreremo». Ma sulla destinazione dei 224 rischia di ripetersi il caso Aquarius e tra i due ministri emergono differenze. «Il mio obiettivo - spiega Salvini - è mettere in salvo quelle 200 persone, possibilmente non Italia, ma per esempio a Malta». E l'equipaggio sarà «arrestato» con l'accusa di «favoreggiamento dell'immigrazione clandestina». I due ministri provano poi a smontare la «retorica» delle ong «buone» e dell'Italia «cattiva». La presenza di queste navi a meno di 30 miglia dalle coste libiche, osserva Toninelli, «sta incoraggiando le partenze dei barconi della morte e, non avendo caratteristiche tecniche per supportare salvataggi di massa, stanno mettendo a rischio la vita dei richiedenti asilo e degli stessi equipaggi». E mentre la minaccia del sequestro pende anche per un'altra nave umanitaria, la Seefuchs della ong Sea Eye, le imbarcazioni di altre 2 organizzazioni, l'Aquarius, ripartita da Valencia e la Open Arms, giungeranno nel giro di un paio di giorni nel Canale di Sicilia. Altre grane in arrivo. ​

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