ROMA

Mihajlovic, la camera ardente. Meloni: «Sinisa ha combattuto con onore». Le lacrime di Spalletti e il ricordo di Lotito

Tutti in fila per rendere omaggio all'ex giocatore e allenatore morto di leucemia a 53 anni

Mihajlovic, aperta la camera ardente: dalla famiglia ai tifosi, l'abbraccio di Roma
Mihajlovic, aperta la camera ardente: dalla famiglia ai tifosi, l'abbraccio di Roma
Domenica 18 Dicembre 2022, 10:38 - Ultimo agg. 19 Dicembre, 09:04

Meloni: "La vita è una battaglia, Mihajlovic sapeva combattere"

«Il significato che lascia nel mondo, non solo quello del calcio, una figura come quella di Sinisa Mihajlovic è il coraggio». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, dopo avergli reso omaggio alla camera ardente al Campidoglio. «Il coraggio porta con sé un insegnamento che Mihajlovic sapeva dare ed è la ragione per la quale era rispettato dalle persone che tifavano per le sue squadre e da quelle che tifavano contro le sue squadre. La vita - ha aggiunto Meloni parlando con i giornalisti - è una battaglia, devi saperla combattere. Lui l'ha fatto con onore, nel rispetto delle regole, nella sua vita calcistica, nella sua vita da uomo e nella sua lotta contro la malattia, fino all'ultimo. E questo vale la pena di sottolinearlo, perché è un grande insegnamento, al di là del ruolo che aveva nella società. Puoi essere un allenatore, un calciatore, qualsiasi cosa. Il punto è che quando hai un'influenza sugli altri il modo in cui conduci la tua vita lo trasferisci agli altri e lui questo lo sapeva fare. È il motivo per cui vale la pena di ringraziarlo».

Meloni rende omaggio a Mihajlovic

La premier Giorgia Meloni si è recata oggi alla camera ardente predisposta in Campidoglio per rendere omaggio a Sinisa Mihajlovic.

Lotito: "Grande uomo, grande padre"

Claudio Lotito ha consegnato ai figli le maglie della Lazio con scritto Mihajlovic. «Il ricordo che ho è di un grande amico, di un grande uomo e di un grande padre - dice il presidente della Lazio in lacrime all'uscita dal Campidoglio - Deve rappresentare l'esempio non solo del calciatore ma dell'uomo. Ha avuto il coraggio di portare avanti una malattia che è stata devastante. Per noi è un esempio di dignità e di forza. Non ha mai fatto trapelare nulla, ha sempre avuto il sorriso. Questo dimostra che è un grande uomo». Conclude parlando di quello che la Lazio farà in nome di Sinisa: «Qualcosa faremo in suo nome. Purtroppo era ammalato ma è peggiorato tutto insieme, penseremo a iniziative per celebrare il suo nome proprio come testimonial della Lazio e del nostro mondo».

Spalletti: "Era diretto, una persona vera"

«Il mio ricordo legato a Sinisa è quando ci siamo visti a Bologna l'ultima volta. Mi disse frasi carine sul Napoli, aveva a cuore la nostra situazione, gli piaceva come squadra e come città. Mi disse cose carine anche sulla stima reciproca che c'era tra di noi». Lo ha detto Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, questa mattina presente alla camera ardente di Sinisa Mihajlovic, aperta al pubblico nella sala della Protomoteca del Campidoglio. «Era uno che ti faceva subito capire chi avevi di fronte, non aveva il timore di doversi nascondere per poi fregarti o aggirarti. Era molto diretto, suscitava subito questo senso di persona vera», ha concluso.

Centinaia di tifosi in fila per il saluto

È un saluto pieno di commozione quello che in tantissimi stanno riservando a Sinisa Mihajlovic, nella Sala Protomoteca del Campidoglio, questa mattina aperta al pubblico per l'ultimo addio all'ex calciatore ed allenatore.

Centinaia di persone, dalle prime luci del mattino, si sono messe in fila per entrare nella camera ardente adornata da corone di fiori inviate dalla FIFA e dai suoi ex club come Roma e Lazio.  Sul feretro sono state deposte anche le sciarpe di Torino e Bologna. Presenti molti tifosi del Milan.

L'assessore Onorato: "La sua lotta contro la malattia è stata la nostra"

L'assessore Onorato: «La sua lotta contro la malattia è stata la nostra, ha tramesso forza a tutti noi, è stato un esempio. Naturalmente una persona come Mihajlovic per tutti i romani rimane nel cuore perché ha indossato le maglie di Roma e Lazio con grande equilibrio. Con i biancocelesti ha scritto pagine di storia uniche vincendo tanti trofei. La sua morte spezza il cuore e con il sindaco studieremo il modo più giusto per ricordare la forza gentile di un campione che ci rimane dentro. Vedere così tante persone mettersi in fila per lasciargli un bacio o una sciarpa, perlopiù da tante parti di Italia, credo che sia il più grande traguardo che questo uomo è riuscito a lasciare. Il nostro abbraccio va alla sua famiglia».

Le lacrime di Spalletti, poi si siede vicino alla famiglia di Sinisa

Gli occhi bassi e velati dalle lacrime. Il segno della croce e poi l’abbraccio alla famiglia. Poi Luciano Spalletti, attuale allenatore del Napoli si è seduto tra la famiglia di Sinisa

La Russa: «Mihajlovic è stato un eroe non solo in campo ma anche nella vita»

«Mihajlovic è stato un eroe non solo in campo ma anche nella vita, lo ha dimostrato fino all'ultimo». Queste le parole del presidente del Senato, Ignazio La Russa, ai microfoni di Rainews24, alla camera ardente in Campidoglio allestita per l'ex calciatore e allenatore Sinisa Mihajlovic morto venerdì scorso. «L'ho apprezzato come allenatore ma anche come tirava calci alla vita. Mi piace ricordare che non solo ha finito con l'Inter ma è stato allenatore vincente anche con il Catania, due squadre a cui sono legato. Alla fine siamo tutti vicini a lui come uomo e alla famiglia».

Arriva il presidente del Senato La Russa

Anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa si è messo in fila per omaggiare il campione serbo. Il segno della croce davanti alla bara poi il saluto alla moglie Arianna e ai figli.

Il sindaco Gualtieri e l'ex Agostinelli

Presente, in piedi vicino alla famiglia, l’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, Alessandro Onorato. È stato lui insieme al sindaco Roberto Gualtieri a volere fortemente la camera ardente in Campidoglio. Tra i primi calciatori ad arrivare l’ex laziale Andrea Agostinelli. Il centrocampista, visibilmente commosso, si è intrattenuto per un po’ con la moglia Arianna.

Mihajlovic, aperta la camera ardente in Campidoglio.

Il cuore grande di Roma si stringe attorno alla famiglia Mihajlovic. Un fiume infinito di persone da questa mattina ha voluto rendere omaggio a Sinisa. Un figlio venuto da lontano che la Capitale ha accolto. Coccolato e rispettato. Un amore reciproco mai nascosto dal calciatore serbo morto venerdì a 53 anni dopo una grave malattia. Nella camera ardente allestita in Campidoglio c’è la moglie Arianna, i 5 figli, la mamma Viktoria e il fratello Drazen. E poi ci sono i tifosi. I suoi tifosi. Tantissimi laziali ma anche bolognesi, interisti, fiorentini. Perché Mihajlovic ha lasciato un segno nella sua carriera da calciatore prima e da allenatore dopo. Amore e rispetto. C’è il gonfalone della Lazio, una corona della Fifa e una da inviata dal presidente Infantino. Presente anche il presidente Claudio Lotito. I tifosi lasciano sciarpe, fiori e lettere: è una giornata di grandi emozioni.

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