Milano, aggressione al figlio della Ventura: il Riesame conferma il carcere per uno degli arrestati

Milano, aggressione al figlio della Ventura: il Riesame conferma il carcere per uno degli arrestati
Lunedì 30 Luglio 2018, 23:43 - Ultimo agg. 1 Agosto, 13:04
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Resta in carcere Albano Jakej, uno dei quattro giovani finiti in cella per il tentato omicidio di Niccolò Bettarini, figlio diciannovenne di Stefano Bettarini e Simona Ventura, avvenuto lo scorso 1 luglio davanti alla discoteca "Old Fashion", a Milano. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame, che ha rigettato l'istanza di revoca della misura della custodia cautelare presentata dal difensore del ragazzo, l'avvocato Daniele Barelli. Il legale aveva sostenuto davanti ai giudici che il suo assistito non avesse partecipato «ad alcuna aggressione con l'intenzione di uccidere, ma al massimo ad una rissa». Tesi che però è stata respinta dal collegio presieduto da Luigi Varanelli.

Secondo le indagini del pm Elio Ramondini e condotte dalla Squadra Mobile, Jakej sarebbe stato colui che avrebbe detto al 19enne «sei il figlio di Bettarini, ti ammazziamo».
Circostanza negata dal 23enne. Per Jakej, così come Davide Caddeo, che avrebbe materialmente sferrato otto coltellate a bettarini, e Alessandro Ferzoco e Andi Arapi, si profila la richiesta di giudizio immediato da parte della Procura. Richiesta sulla quale si pronuncerà il gip Stefania Pepe, lo stesso giudice che aveva disposto il carcere per gli indagati.
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