Milano, esplosione in palazzo: 6 feriti, uno grave. Coinvolti tre piani, ipotesi fuga gas

Milano, esplosione in un palazzo: 6 feriti, uno grave. Coinvolti tre piani, ipotesi fuga gas
Milano, esplosione in un palazzo: 6 feriti, uno grave. Coinvolti tre piani, ipotesi fuga gas
Sabato 12 Settembre 2020, 07:47 - Ultimo agg. 19:42
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Violenta esplosione a Milano, in una palazzina della zona di Porta Romana. Sei i feriti, uno è grave. Coinvolti i primi tre piani, ipotesi fuga di gas. I soccorsi sono scattati quando un fortissimo boato ha fatto tremare i palazzi in zona Sud intorno alle 7 di questa mattina. 
 

Esplosione Milano, grave 30enne con ustioni


L'esplosione è avvenuta in un condominio in piazzale Libiai. Chi abita in zona Romolo ha percepito «un'esplosione fortissima». La persona ferita in maniera più grave è quella che si trovava nell'appartamento al piano terra dove si è verificato lo scoppio. All'interno del palazzo si sono verificati una serie di crolli di muri interni e non strutturali.



«Molto probabilmente si tratta di gas metano, dovremo indagare da dove si è originata la perdita. Abbiamo fatto chiudere il gas da tutto l'edificio che è stato evacuato»: questa la prima ipotesi sulla causa dell'esplosione, secondo Maurizio Pendini, direttore e vice dirigente del comando dei Vigili del Fuoco di Milano. Mancano all'appello due inquilini, ma non è escluso che non fossero nel palazzo di nove piani o che possano essersi già allontanati. «Stiamo terminando la ricerca dei dispersi per eliminare ogni dubbio, probabilmente non ce ne sono. Il primo passaggio con i cani è stato negativo. È stata una forte esplosione, le notizie erano molto gravi, temevamo il peggio - ha spiegato Pendini -. Si è verificata un'esplosione a pian terreno, c'è un ferito grave ma cosciente e cinque lievi. È stato danneggiato un appartamento e l'androne delle scale nonché tutte le finestre fino al quinto piano dell'edificio». 

«Le prime valutazioni dei vigili del fuoco intervenuti parlerebbero di fuga di gas in un appartamento privato», ha confermato il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, dopo un sopralluogo. «Quello in condizioni più gravi è l'abitante affittuario dell'appartamento» a piano terra dove si ipotizza si sia verificata la fuga di gas, «e ci sono altri feriti in situazioni meno gravi», ha spiegato la pm, confermando che nelle abitazioni non c'è un bruciatore ma «ci sono le cucine a gas. È questo - ha proseguito - il punto che potrebbe aver avuto la fuoriuscita di gas. Ma è ancora tutto da verificare, non ci sono ancora certezze».

Il procuratore ha confermato che sono «ancora in corso accertamenti per verificare che non ci siano vittime» che però al momento «non ci sono». In ogni caso «le unità cinofile stanno verificando la presenza di eventuali altre persone tra le macerie». Al momento, ha concluso, «sembrerebbe una situazione più rassicurante e sotto controllo. La polizia sta facendo il suo lavoro d'indagine».

  La persona ferita più gravemente è un uomo di 30 anni, le cui iniziali sono S.A., che ha riportato ustioni di secondo e terzo grado su tutto il corpo. L'uomo è stato trasportato in codice rosso all'ospedale Niguarda. Sarebbero una cinquantina gli abitanti del condominio. Dall'esplosione al piano terra si è sviluppato un incendio che ha coinvolto anche il primo piano. Sul posto sono intervenuti una squadra USAR, 9 ambulanze, 2 automediche, 1 autoinfermieristica, oltre a Polizia, vigili del fuoco e vigili urbani. Al piano terra si vede chiaramente l'ingresso squarciato dall'esplosione, con all'interno le macerie, e le finestre danneggiate fino al terzo pianoL'esplosione ha danneggiato anche 8 auto, 9 moto e un monopattino elettrico. 
   
 
 

Il passante che ha soccorso il 30enne: ho chiuso io il gas



«Alle 7.15 passavo col mio furgone e ho sentito l'esplosione, un urto fortissimo, c'erano le tapparelle saltate. Mi sono precipitato dentro e ho soccorso un ragazzo, l'ho avvolto in una coperta bagnata e l'ho portato fuori. Poi ho chiuso il gas», racconta Aly, l'uomo egiziano che ha soccorso per primo il 30enne ucraino che questa mattina è rimasto ferito nella terribile esplosione.

Un testimone: l'onda d'urto ha spostato le auto



«Passavo in auto quando c'è stata l'esplosione, l'onda d'urto mi ha spostato di un metro», racconta un testimone. «Mi ero svegliata da pochi minuti e stavo per versare il caffè, per il botto mi sono spaventata così tanto che mi è scappata dalle mani la caffettiera», è invece la testimonianza di Maddalena, una studentessa che abita in uno dei palazzi di fronte che affacciano sulla grande piazza, ora completamente occupata da mezzi dei soccorsi, da residenti e curiosi.
 

Esplosione Milano, l'egiziano eroe che ha soccorso il ferito grave: "Ho chiuso io il gas"

È stato un signore egiziano che passava in piazzale Libia con il proprio furgone rosso il primo a intervenire sul luogo dell'esplosione di stamani a Milano. "Alle 7.15 passavo col mio furgone e ho sentito l'esplosione, un urto fortissimo, c'erano le tapparelle saltate.


«Sono uscito subito sul balcone, mi hanno colpito molto quei secondi di silenzio subito dopo il boato - ricorda anche il condomino di un palazzo adiacente - Poi sono iniziate le urla e poco dopo le prime sirene. Da lontano ho visto un ragazzo messo male, credo fosse quello che poi è stato ricoverato e che ora è grave».

A confermare le condizioni dell'uomo è il condomino del secondo piano che è scappato in strada come gli altri. «Sono stato svegliato dall'esplosione e subito dopo ho sentito precipitare l'ascensore - racconta - Ho preso le scale e sono arrivato al piano terra, c'erano un po' di fiamme e detriti, lì ho visto il ragazzo ferito. Aveva ustioni dappertutto».

 

Sfollati in albergo



«È già stata predisposta l'assistenza in albergo per chi non potrà rientrare stasera a casa» nel palazzo di piazzale Libia, ha spiegato Cristiano Cozzi, direttore della Protezione civile di Milano. «I primi tre piani sono abbastanza lesionati. Si sta facendo una verifica strutturale. Poi i vigili del fuoco diranno cosa è agibile. Stiamo contattando tutti i circa 50 inquilini, e verificheremo chi non può rientrare a casa, chi può stare da parenti o avrà bisogno di una camera in un albergo. È stato interessato anche il palazzo al civico 22 e pure in altre palazzine l'esplosione ha causato la rottura di vetri».

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