Milano, furto alla Permanente: rubato ritratto di Alessandro Volta

L'opera trafugata domenica pomeriggio durante la mostra di antiquariato Amart

Milano, furto alla Permanente: rubato ritratto di Alessandro Volta
Milano, furto alla Permanente: rubato ritratto di Alessandro Volta
di Elena Fausta Gadeschi
Lunedì 24 Ottobre 2022, 18:02 - Ultimo agg. 18 Marzo, 14:56
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C'è chi imbratta le opere e chi le ruba. Sono tempi difficili per l'arte. Lo sa bene l'espositore della mostra di antiquariato Amart che ieri pomeriggio si è visto portare via sotto gli occhi un dipinto della sua collezione, un quadro dell'Ottocento raffigurante lo scienziato Alessandro Volta.

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Milano, furto alla Permanente: rubato ritratto di Alessandro Volta

Il furto si è consumato domenica al Museo della Permanente di Milano, dove era in corso la mostra Amart.

L'opera era posizionata in un angolo cieco dello stand e il ladro, approfittando della distrazione del proprietario, che era intento a parlare con un cliente, è riuscito a trafugare il dipinto di piccole dimensioni e a uscire indisturbato dal padiglione. Quando si è accorto del furto, il responsabile ha dato l'allarme alle guardie, che a loro volta hanno chiamato le forze dell'ordine. Sul posto è intervenuta la polizia, che per venti minuti ha provveduto a bloccare gli accessi e le uscite, identificando tutti i visitatori, senza però riuscire a individuare né l'opera né il responsabile, che dopo avere compiuto il furto è riuscito a dileguarsi.

L'opera, un olio su rame del diametro di 20 centimetri, cornice in bronzo compresa, è stata realizzata nel 1840 dal pittore Gabriele Rottini e, stando alle dichiarazioni del proprietario, dovrebbe valere intorno ai 20 mila euro. Rappresenta il fisico Alessandro Volta raffigurato di tre quarti, mentre indossa l’uniforme da accademico con la croce della Legion d’Onore e l’ordine della Corona di Ferro appuntate al petto. Lo studioso originario di Como fu infatti nominato da Napoleone cavaliere della Legion d’Onore nel 1805, poi cavaliere dell’Ordine Reale italiano della corona ferrea nel 1806, in seguito senatore del Regno d’Italia nel 1809 e, un anno dopo, conte del Regno d’Italia.

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