«Vuoi un lavoro?»: finto volontario 79enne adescava e violentava le ragazze straniere in coda da “Pane quotidiano”

Milano, «Vuoi un lavoro?»: così il finto volontario 79enne adescava e violentava le ragazze
Milano, «Vuoi un lavoro?»: così il finto volontario 79enne adescava e violentava le ragazze
Lunedì 21 Marzo 2022, 16:13 - Ultimo agg. 17:03
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Adescava ragazze bisognose e le violentava. Questo è quello per cui un uomo di 79 anni è stato condannato in rito abbreviato a 4 anni di reclusione, e 10mila euro di danni, per aver tentato di consumare violenza sessuale su una ragazza peruviana di 19 anni nel luglio del 2020. 

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L’uomo prometteva un lavoro da cameriera alle giovani straniere in coda per il cibo da «Pane quotidiano» in viale Monza, a Milano. Poi, dopo averle adescate, le portava nell’appartamento di Porta Venezia e le aggrediva in camera da letto.

Un «perfido e collaudato modo di operare» che è stato riconosciuto dal giudice. Adescare ragazze bisognose straniere davanti all’associazione «Pane quotidiano» in viale Monza, promettendo un lavoro da cameriera a casa sua e invece poi aggredendole sessualmente in camera da letto: è il «non isolato e episodico, ma perfido e collaudato modo di operare» ha dichiarato la giudice Sofia Floretta che ha riscontrato nell'uomo.

Che adesso sarà costretto a scontare la pena di 4 anni di reclusione e a pagare i danni a quella che avrebbe potuto essere un'altra delle sue vittime. 

COME LE ADESCAVA

La 19enne patrocinata dall’avvocato Patrizio Nicolò ha raccontato che, mentre si trovava in fila, era stata «avvicinata da un 60enne gentile e garbato» che, qualificatosi come volontario dell’associazione, le aveva detto di essere alla ricerca di una persona che lo aiutasse nelle faccende domestiche, senza che fosse per lui un problema la condizione di irregolarità sul territorio italiano della giovane, e con la disponibilità a pagarla in contanti.

 

La giovane aveva accettato e il pomeriggio del 13 luglio era stata accompagnata dall’uomo in un appartamento a Porta Venezia. Qui però l’uomo (che risulterà aver assunto una pastiglia di Viagra) dismetteva la veste di benefattore e svelava il vero volto di prevaricatore mentre la chiudeva in camera da letto con la scusa di farle vedere l’armadio delle lenzuola palpeggiandola, strappandole la maglietta e reggiseno, per poi gettarla sul letto e saltarle addosso. 

 

Tra pianti e urla la ragazza è riuscita a divincolarsi e a chiudersi a chiave in bagno cominciando a urlare, al punto che l’uomo, timoroso che i vicini potessero sentire, ha cambiato atteggiamento, dicendo di essere stato solo nervoso e rendendosi disponibile a lasciarla andare, pur minacciandola di non dire niente perché l’avrebbe denunciata come irregolare alla polizia. E invece alla polizia è andata la ragazza.

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