Minaccia e molesta l'ex moglie, assolto. «Ha subìto traumi e abusi durante l'infanzia». La decisione del tribunale di Firenze

L'uomo, 38 anni, soffre di un disturbo post traumatico

Minaccia e molesta l'ex moglie ma il Tribunale lo assolve: «L'uomo ha subìto traumi e abusi durante l'infanzia»
Minaccia e molesta l'ex moglie ma il Tribunale lo assolve: «L'uomo ha subìto traumi e abusi durante l'infanzia»
Domenica 18 Dicembre 2022, 12:43 - Ultimo agg. 19 Dicembre, 11:01
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Accusato di minacciare e molestare la ex moglie è stato assolto per avere subito traumi e abusi durante l'infanzia sia in famiglia che nella comunità 'Il Fortetò del Mugello. La decisione del Tribunale di Firenze, riportano La Nazione e Il Tirreno, segue la perizia in cui è stato stabilito che l'uomo, 38 anni, «presenta un disturbo post traumatico da stress cronico ritardato, connesso al suo vissuto infantile: ciò sarebbe avvenuto sia all'interno della famiglia di origine ad opera del padre sia all'interno della struttura del Forteto, a cui era stato affidato all'età di 11 anni».

Le motivazioni della sentenza

«La vittima di abusi - spiega ancora il perito - se non adeguatamente sostenuta, assume su di sé la colpa dell'abusante, quindi sempre alla ricerca di una pena da espiare, per una colpa non sua, che va invece restituita a chi ne è titolare».

La perizia ha concluso per la «totale assenza, in capo all'imputato, della capacità di autodeterminarsi e comprendere il disvalore delle proprie azioni al momento della commissione dei fatti contestati»: così, il giudice, lo scorso 13 ottobre, ha pronunciato nei confronti dell'uomo, assistito dall'avvocato Giovanni Marchese, una sentenza di assoluzione «in quanto incapace di intendere e di volere». Il 38enne ha vissuto per 20 anni nella comunità fondata da Rodolfo Fiesoli. Al giudice a cui ha risposto, nella veste di imputato, ha raccontato che a 14 anni venne costretto dai genitori affidatari a fare una denuncia nei confronti dei suoi genitori naturali. Abusi sessuali e maltrattamenti che non sarebbero mai avvenuti, ma che portarono a una condanna nei loro confronti. Ha parlato anche dei rapporti conflittuali con il padre affidatario, delle aggressioni fisiche e psicologiche subite. Il 2 dicembre scorso, il 38enne è stato assolto, sempre per incapacità di intendere e di volere, in un procedimento in cui era imputato per aver custodito in modo non adeguato la sua moto, posta sotto sequestro dall'autorità giudiziaria. «Ô la prima volta che una vittima del Forteto viene periziata e che viene rilevato un danno permanente», spiega il suo difensore. Il 38enne ha denunciato gli abusi subiti al Forteto nel 2017, dopo la fine del processo penale che ha coinvolto la comunità. Nei mesi scorsi l'inchiesta nata dalle sue accuse è stata archiviata. I presunti maltrattamenti avvenuti prima del 2011 invece sono caduti in prescrizione. Tuttavia, proprio in virtù della perizia effettuata nell'ambito del processo per molestie alla moglie, che certifica l'esistenza di un danno permanente per l'uomo, lo scenario potrebbe cambiare, tanto che l'avvocato Marchese annuncia che chiederà una riapertura delle indagini. 

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