Si era presentata due volte al Pronto Soccorso, e per due volte era stata rimandata a casa, senza alcuna diagnosi preoccupante. Piccoli malesseri, dolori passeggeri. Domenica scorsa, Federica Fabbris, 37 anni, si è presentata per la terza volta in pochi giorni all'ospedale di Chioggia (Venezia), la sua città, e non ne è più uscita. È morta sul lettino dall'area rossa del Pronto soccorso, un'ora dopo il ricovero.
Federica, dramma inspiegabile
È un dramma che non ha ancora spiegazioni quello di questa giovane veneziana, che all'ospedale chioggiotto si era presentata per quelli che apparivano come piccoli problemi di salute, cose non infrequenti in periodi di gran caldo come questi.
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La nota dell'Ulss 3
È entrata in area rossa, i medici hanno tentato di tutto, ma la 37enne non ce l'ha fatta. Quando gli amici si sono decisi a chiedere cosa stesse succedendo, sono rimasti impietriti dalla risposta dei medici: la loro amica era morta. Un epilogo inspiegabile, anche per i vertici dell'Ulss 3 Serenissima di Venezia, che hanno avviato un accertamento e disposto un'indagine autoptica sulla salma, svoltasi oggi, ma il cui esito non si conosce ancora. Della vicenda è quasi certo si occupi a questo punto anche la magistratura. Bisogna accertare se qualcosa sia stato sottovalutato, se la donna poteva essere salvata. «L'Ulss 3 - afferma in una nota l'azienda sanitaria - è vicina nel lutto alla famiglia, e mentre attende l'esito del riscontro diagnostico, doveroso per le modalità in cui è avvenuto il decesso, attraverso la direzione dell'ospedale ha avviato ogni verifica sull'assistenza offerta alla paziente, per assicurarsi della corretta gestione del caso». I funerali di Fabbris si potranno organizzare solo dopo l'esito degli esami disposti dall'Ulss 3.
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