Loredana Guida, insegnante e giornalista 44enne, è morta di malaria a 44 anni dopo aver fatto una vacanza in Nigeria. Per una settimana è stata ricoverata in Rianimazione all'ospedale «San Giovanni di Dio» di Agrigento da dove i medici hanno chiesto e ottenuto specifiche consulenze dagli ospedali di Palermo e Roma.
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Quel viaggio in Nigeria lo aveva tanto sognato e progettato. Ma al ritorno a casa aveva avuto febbre alta e inappetenza. È morta dodici giorni dopo essere andata per la prima volta al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni di Dio - dove era stata, a detta della famiglia, nove ore in attesa di assistenza nonostante avesse detto d'essere stata in Africa - e dopo 7 giorni in rianimazione nello stesso ospedale.
Loredana Guida, insegnante e giornalista da 15 anni (collaborava con il Giornale di Sicilia e AgrigentoNotizie), è morta stanotte. Ad ucciderla è stata la malaria terzana maligna (da Plasmodium falciparum). Lo stesso ceppo, il peggiore, che il 2 gennaio 1960 uccise il leggendario Fausto Coppi. La Procura di Agrigento ha aperto un'inchiesta.
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Il fascicolo - per l'ipotesi di reato di omicidio colposo - è a carico di ignoti. Se ne sta occupando il pubblico ministero Elenia Manno. Il procuratore capo Luigi Patronaggio e l'aggiunto Salvatore Vella seguiranno però, e con grande attenzione, le indagini della sezione carabinieri. La Procura sta già disponendo l'acquisizione delle cartelle cliniche in ospedale e l'esame autoptico. Rinviati pertanto i funerali di Loredana che erano stati inizialmente previsti per domani pomeriggio.
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I familiari, in tarda mattinata, assistiti dall'avvocato Daniela Posante, avevano presentato un esposto alla Procura per chiedere di fare luce su eventuali responsabilità e negligenze del personale sanitario. Perché Loredana, il giorno 15 gennaio, si era presentata in pronto soccorso proprio a causa della forte febbre e aveva fatto presente ai medici di essere stata in Africa. La Regione ha già disposto l'acquisizione delle cartelle cliniche e ha fatto sapere che invierà un'informativa all'autorità giudiziaria. La direzione sanitaria dell'Asp ha istituito «una commissione interna per la verifica e valutazione di tutto il percorso assistenziale della paziente».
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«La paziente - hanno scritto dalla direzione strategica dell'Asp di Agrigento - è entrata in codice verde giorno 15. Visitata alle ore 15:35, presentava febbre ed eseguiva esami di laboratorio di routine e radiografia del torace che non evidenziavano sostanziali anomalie. Dopodiché la paziente sottoscriveva, sul foglio di dimissione, la decisione di rifiutare di proseguire l'approfondimento dell'iter diagnostico».
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Martedì 28 Gennaio 2020, 11:27
- Ultimo agg. 20:35
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Loredana, in ospedale, in codice rosso perché era già in coma, è tornata il 20 gennaio ed è stata ricoverata in Terapia intensiva. «La diagnosi è stata validata dall'istituto di Microbiologia dell'università di Palermo come »malaria da plasmodium falciparum. È stata messa in atto una terapia specifica concordata, tra l'altro, con il direttore dell'istituto di Malattie Infettive del Policlinico di Palermo. Tale terapia veniva peraltro confermata - hanno concluso dall'Asp - dall'Istituto nazionale di malattie infettive 'Spallanzanì di Roma, tutti opportunamente contattati».
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