Roma, morta una modella americana: è caduta dalla finestra di un b&b

Roma, morta una modella americana: è caduta dalla finestra di un b&b
Roma, morta una modella americana: è caduta dalla finestra di un b&b
di Alessia Marani
Mercoledì 14 Aprile 2021, 07:00 - Ultimo agg. 19:42
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Giallo in un b&b di via Merulana. Una turista americana, Clara Hyun Lee, trent’anni, è precipitata nella notte tra sabato e domenica scorsi da una finestra del sesto piano, schiantandosi nel cortile interno di un condominio umbertino al civico 209. A dieci numeri dal fantomatico “Palazzo degli Ori” dove Emilio Gadda ambientò “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana”, il romanzo poliziesco più enigmatico in assoluto. Questa volta il dramma è reale ed è avvenuto poco dopo la mezzanotte. «Abbiamo udito prima il rumore come di un oggetto che batteva violentemente su qualcosa di metallico, poi un tonfo sordo, quando ci siamo affacciati abbiamo visto quella poveretta a terra, con le braccia e le gambe ben distese accanto al corpo, come ricomposte», racconta un inquilino. Ma che cosa è successo a Clara Lee, arrivata in Italia con un volo da Parigi, una carriera nel mondo della moda? 

Sulle prime si è pensato a un suicidio.

Ma dal sopralluogo dei poliziotti all’interno dell’appartamento non sono emersi elementi che avvalorassero questa tesi: né un bigliettino, né un messaggio di addio inviato dal telefono. Nella sua stanza, in perfetto ordine - anche il letto era rifatto - non sono stati trovati psicofarmaci o tracce di stupefacenti. Solo una bottiglia di vino sul tavolo con due bicchieri usati per bere. C’era qualcuno con la turista americana? Nessuno ha visto o sentito persone uscire dal palazzo o utilizzare l’ascensore (era fermo proprio al sesto piano quando è stato chiamato). «Il portone dello stabile è di quelli di un legno pesante e molto grande, ce ne saremmo accorti», affermano nel condominio. La trentenne era ancora vestita: aveva le calze, una gonna scura e una maglietta. Poco distante dal corpo senza vita, però, sono stati rinvenuti anche un maglione e una sciarpa. 

Ieri è stato conferito l’incarico per l’autopsia mentre l’appartamento, regolarmente adibito a bed&breakfast e presso il quale la giovane era stata correttamente registrata, è stato posto sotto sequestro in attesa di ulteriori sviluppi delle indagini. L’ambasciata statunitense sta seguendo il caso. Sono attesi in queste ore i familiari in arrivo, a quanto pare, dal Michigan, anche se la pandemia rende più difficili gli spostamenti. Gli investigatori del commissariato e della Squadra Mobile non escludono che possa essersi trattato di una caduta accidentale. La polizia Scientifica domenica mattina, infatti, è tornata sul luogo per una nuova ispezione, questa volta alla luce del sole. Gli agenti sono rimasti per lunghe ore nell’edificio, periziando distanze e scattando foto. Clara Lee sarebbe precipitata sbattendo prima sulla ventola esterna di un condizionatore posto sulla perpendicolare del 4° piano, quindi sul pavimento del cortile, di fronte all’abitazione del portiere al piano terra, intervenuto immediatamente insieme con un altro inquilino.

Da quanto finora ricostruito dagli agenti, una delle ante della finestra è stata trovata chiusa e un filo di quelli delle antenne collegati esternamente alle singole abitazioni, come d’uso nei palazzi storici di Roma, reciso probabilmente dal peso del corpo della ragazza. Le scarpe di Clara Lee erano sistemate vicino alla finestra della camera. Una delle ipotesi è che la ragazza, piccolina di statura, ostacolata anche dalla presenza di un condizionatore posto internamente proprio sotto l’infisso, si sia sporta troppa tentando di togliere un filo che ostacolava la chiusura della seconda anta. Un’ipotesi, appunto, tutta da verificare. Clara Hyun Lee era arrivata a Roma venerdì, dopo una tappa a Firenze, e sarebbe dovuta ripartire domenica. Aveva chiesto informazioni per potere visitare il Colosseo, non parlava l’italiano. Si era informata anche su una enoteca dove potere comprare del buon vino. Ed, effettivamente, era stata vista risalire in casa con l’acquisto. Qualcuno ha bevuto con lei quella notte? E soprattutto: era presente quando è caduta o era già andato via prima del coprifuoco? Un enigma. 
 

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