Morti gli ultimi 2 ergastolani nazisti condannati in Italia. Mai un giorno di prigione

L'eccidio di Cefalonia nel '43
L'eccidio di Cefalonia nel '43
Domenica 28 Febbraio 2021, 12:53 - Ultimo agg. 23:13
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Gli ultimi due militari di guerra tedeschi superstiti condannati definitivamente all’ergastolo per l’uccisione indiscriminata di militari e civili italiani sono morti: si tratta, come conferma il procuratore generale militare Marco De Paolis, del centenario Karl Wilhelm Stark, accusato di vari eccidi commessi nel 1944 in varie località dell’Appennino tosco-emiliano e di Alfred Stork (97 anni), ritenuto responsabile di una delle stragi avvenute sull’isola di Cefalonia nel settembre 1943 nei confronti dei militari della Divisione Acqui. Nessuno dei due ha mai fatto un giorno di carcere o di detenzione domiciliare.

L’ex sergente Stark della divisione corazzata Hermann Goering della Wehrmacht, condannato in Italia per una serie di eccidi, tra cui la strage di Cervarolo, compiuta il 20 marzo del 1944, in cui furono trucidati 23 civili e il parroco del paese, non hanno mai trascorso un solo giorno in prigione e ha sempre negato le sue responsabilità.

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Alfred Stork ex caporale dei Cacciatori di montagna (Gebirsgjager), ascoltato anni fa dai magistrati tedeschi, aveva comunque ammesso di aver fatto parte di uno dei plotoni di esecuzione attivi nei pressi della cosiddetta Casetta Rossa, il 24 settembre. «Ci hanno detto che dovevamo uccidere degli italiani, considerati traditori», disse.

Alla Casetta Rossa gli ufficiali giustiziati furono 129 (altri sette vennero ammazzati il giorno successivo per rappresaglia) da parte di due plotoni.

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