'Ndrangheta, 26 arresti a Roma: i locali coinvolti (dai panifici a ristoranti e bar), sequestri per 100 milioni

Numerosi i settori commerciali coinvolti, da quello ittico, alla panificazione, dall'ambito delle pasticcerie al ritiro delle pelli e degli olii esausti

'Ndrangheta, mani su Roma: dai panifici alle pasticcerie: così i clan controllavano la Capitale, 26 arresti
'Ndrangheta, mani su Roma: dai panifici alle pasticcerie: così i clan controllavano la Capitale, 26 arresti
Mercoledì 9 Novembre 2022, 08:27 - Ultimo agg. 10 Novembre, 11:45
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Le mani della 'Ndrangheta su RomaVenticinque società, per un valore totale di circa 100 milioni di euro, sono state sequestrate nell'ambito dell'operazione della Dia, coordinata dai procuratori aggiunti Michele Prestipino e Ilaria Calò della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, che ha portato all'arresto di ventisei persone, di cui 24 in carcere e due ai domiciliari, accusate di associazione mafiosa, sequestro di persona e fittizia intestazione di beni. Gli arresti di questa mattina seguono quelli già eseguiti nel maggio scorso con la maxi inchiesta "Propaggine, che aveva colpito la prima "locale di 'Ndrangheta nella Capitale. Un'organizzazione con a capo Antonio Carzo e Vincenzo Alvaro, appartenenti a storiche famiglie di Cosoleto, centro in provincia di Reggio Calabria.

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Lo scopo dell'organizzazione, secondo quanto emerso dall'inchiesta, era quello di acquisire la gestione e il controllo di attività economiche nei più svariati settori (ittico, della panificazione, della pasticceria, del ritiro delle pelli e degli olii esausti), facendo poi sistematicamente ricorso ad intestazioni fittizie al fine di schermare la reale titolarità delle attività, e di commettere delitti contro il patrimonio, contro la vita e l'incolumità individuale e in materia di armi. L'obiettivo era inoltre di affermare il controllo egemonico delle attività economiche sul territorio (in particolare nel settore della ristorazione, dei bar e della panificazione), realizzato anche attraverso accordi con organizzazioni criminose omologhe; e, comunque, infine, di procurarsi ingiuste utilità.

«Complimenti alla Direzione investigativa antimafia per l'operazione di questa mattina, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, nei riguardi di un sodalizio criminale 'ndranghetista radicato sul territorio romano e dedito alla gestione e al controllo di attività economiche ».

Così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. «Agire con determinazione contro le aggressioni al tessuto economico e sociale - ha sottolineato il ministro - è fondamentale per dare una risposta concreta alle comunità locali. Ringrazio ancora una volta magistratura e forze di polizia per l'impegno straordinario che stanno profondendo per prevenire e contrastare le organizzazioni criminali che tentano di occupare zone cittadine e settori imprenditoriali». 

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Ndrangheta, i locali coinvolti

Questi i locali coinvolti nell'operazione dell Dia, fino al 2018 controllati da Vincenzo Alvaro

1. Gran caffè Cellini e tabaccheria, piazza Capecelatro n 15/18
2. Bar clementi, via Gallia
3. Ristorante all’Angoletto, via Norcia 69. Usato da Alvaro Vincenzo per i summit
4. Panificazione I templari Srl
5. Ru.pa 2020 via Nocera umbra 96 (dove aveva sede anche il ristorante Binario 96 gestito tramite la “station food Srl” di fatto riconducibile a Vincenzo Alvaro)
6. Pastallauovo, via Pasquale Alecce 31/37
7. Prontomar Roma srl, via Nomentana 233
8. Bar Pedone, via Ponzio Comito 
9. Ristorante Fonte Nuova, via Paombarese 235
10. Briciole e delizie via Eurialo 7/a;7/b e via Camilla 11/13
11. Bar Tintoretto, via del Tintoretto 118/120
12. Bar Alla 49, via Selinunte 65/71

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