Neonata morta, resta ai domiciliari la mamma accusata di averla uccisa

Neonata morta, resta ai domiciliari la mamma accusata di averla uccisa
Neonata morta, resta ai domiciliari la mamma accusata di averla uccisa
Mercoledì 22 Gennaio 2020, 17:49 - Ultimo agg. 23 Gennaio, 11:05
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La mamma accusata di aver ucciso la figlia appena nata davanti al gip non ha proferito parola e rimasta in silenzio senza far mettere a verbale alcuna dichiarazione. È durato, quindi, pochi minuti l'interrogatorio di convalida del fermo della donna di 30 anni arrestata con l'accusa di avere ucciso la neonata appena partorita in casa a Vitinia, periferia sud di Roma. Per lei il gip Alessandro Arturi ha confermato gli arresti domiciliari per l'accusa di omicidio volontario.


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I fatti risalgono a sabato scorso e hanno come teatro un condominio signorile nella estrema periferia sud della Capitale. La ragazza, italiana di origini svedesi che era rientrata in Italia a novembre scorso dalla Germania dove viveva con il compagno, ha dato alla luce una bambina. La piccola, ma sul punto serviranno i risultati definitivi dell'autopsia disposta dalla Procura di Roma, potrebbe essere caduta o, questa è l'ipotesi più credibile, percossa e scaraventata a terra con violenza dalla madre pochi istanti dopo essere nata. Sul corpo della piccola sono stati, infatti, riscontrati ematomi e un profondo trauma cranico con una ferita compatibile con una azione violenta volontaria.

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A lanciare l'allarme era stata la nonna, la cui posizione resta al vaglio degli inquirenti che stanno verificando la versione fornita, che, a suo dire, aveva trovato il corpo della piccola in una pozza di sangue, avvolta in un asciugamano, nella stanza dove la figlia aveva appena partorito: il cordone ombelicale non era ancora stato reciso. La nonna ha allertato i medici del 118. L'ambulanza è giunta in pochi minuti ma le condizioni della piccola sono apparse subito drammatiche. La corsa in ospedale e il ricovero al Bambino Gesù, dove la piccola è giunta in fin di vita. Lunedì il decesso causato, con ogni probabilità, dal trauma cranico. La mamma già nella giornata di sabato era stata fermata con l'accusa di tentato omicidio dai carabinieri di Ostia. «Non sapevo di essere incinta, la piccola è caduta dopo il parto», la versione fornita ai militari dell'Arma. La 30enne era rientrata in Italia da alcune settimane per stare vicina alla madre, vedova da poco. Tra i motivi del ritorno a Vitinia forse anche il difficile rapporto con il compagno tedesco. Una situazione personale complessa e una gravidanza conclusasi tragicamente.

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