Neonato di due mesi trovato morto in culla dai genitori, tragedia ad Artena: disposta l'autopsia

Il piccolo non presentava segni di violenza sul corpo e per questo motivo potrebbe trattarsi di una morte in culla (o Sids)

Artena, neonato di due mesi trovato morto in culla: disposta l'autopsia
Artena, neonato di due mesi trovato morto in culla: disposta l'autopsia
Lunedì 8 Maggio 2023, 18:17 - Ultimo agg. 9 Maggio, 07:04
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Tragedia ad Artena, in provincia di Roma, dove un neonato di due mesi è stato trovato morto dai genitori nella culla la notte del 7 maggio. I genitori hanno chiamato i soccorsi ma non c'è stato nulla da fare. Sul caso indagano i carabinieri della stazione di Artena e della compagnia di Colleferro. Sul corpo del piccolo è stata disposta l'autopsia.

Neonato morto in culla, la ricostruzione

La chiamata dei giovani genitori è arrivata nella notte tra sabato 6 maggio e domenica 7, quando i due si sono resi conto che il figlio neonato non stava bene.

Il piccolo non presentava segni di violenza sul corpo e per questo motivo potrebbe trattarsi di una morte in culla (o Sids). 

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Cosa è la morte in culla 

La sindrome della morte in culla, o sudden infant death syndrome (Sids), colpisce i bambini tra un mese e un anno di età. La definizione Sids, che non corrisponde a una precisa patologia, si applica quando si possono escludere (previa autopsia e analisi accurate dello stato di salute del bambino e delle circostanze della sua morte) tutte le altre cause note per spiegare il decesso del neonato, da malformazioni a eventi dolosi.



Non è stata ancora definita con sicurezza una specifica causa medica in grado di spiegare la Sids ma ci sono invece una serie di comportamenti e di fattori di rischio che possono incidere significativamente sulla probabilità che la Sids si verifichi, come dimostrano numerosi studi e indagini. Secondo quanto riportato dai Cdc americani, la ragione della Sids potrebbe risiedere in anomalie nella zona cerebrale che controlla i ritmi del sonno e della veglia. Per questo, diversi centri di ricerca propongono un modello di triplo rischio per spiegare la catena di eventi che portano alla Sids. In primo luogo, il bambino apparentemente sano e normale, soffre in realtà di una piccola anomalia nel sistema di regolazione dei ritmi cardiaci, respiratori o generali del proprio organismo. Si verificano poi nei primi mesi di vita cambiamenti nei ritmi del sonno, in quelli respiratori e/o cardiaci, nella pressione o nella temperatura corporea. Infine, eventi esterni, come il fatto di dormire in posiziona prona, l’esposizione a fumo passivo e piccole infezioni respiratorie, si aggiungono e aggravano la situazione, inducendo la Sids e quindi la morte del bambino. Secondo questo modello, si può parlare di Sids solo se i tre fattori sono compresenti.

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