Nettuno, Nicole morta in auto a 8 anni. La rabbia della famiglia: «Il padre l'ha uccisa, non lo perdoneremo mai»

Nettuno, Nicole morta in auto a 8 anni. La rabbia della famiglia: «Il padre l'ha uccisa, non lo perdoneremo mai»
Nettuno, Nicole morta in auto a 8 anni. La rabbia della famiglia: ​«Il padre l'ha uccisa, non lo perdoneremo mai»
Domenica 12 Agosto 2018, 12:55 - Ultimo agg. 13 Agosto, 09:25
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C'è tanta rabbia all'indomani dell'incidente di Nettuno dove ha perso la vita Nicole Maddonni, la bambina di quasi 9 anni che viaggiava in auto con il papà e la sorellina di ritrono dalle giostre nella notte tra venerdì e sabato. La rabbia è rivolta nei confronti di Gabriele Maddonni, il padre che era al volante senza patente.



«Non lo perdoneremo mai, per una cosa così non c'è più perdono. Mia sorella è distrutta, ha perso una figlia. Nicole era dolcissima, la mia nipotina, l'ho vista domenica scorsa, era dolce, brava, non posso pensare che non c'è più»: così lo zio della bimba, Francesco Guidi, che si è fatto portavoce del dolore di una famiglia distrutta sulle pagine del Messaggero.

 

 


Francesco è il fratello di Antonella Guidi, la mamma di Nicole: «Mia sorella glielo diceva di non prendere la macchina», prosegue lo zio. Ma Gabriele non sentiva nessuno: anche l'anno scorso, raccontano i vicini, aveva avuto un incidente con l'auto, senza gravi conseguenze. La macchina, diceva lui, gli serviva per lavorare. Dopo una brutta malattia, Gabriele aveva ripreso a fare l'elettricista, lavoretti saltuari, che però gli permettevano di portare a casa un piccolo stipendio e aiutare così la moglie Antonella, 32 anni, che si occupa delle pulizie in uno stabilimento balneare di Nettuno. Era al lavoro sabato sera, è stato il marito a telefonarle: «Ho avuto un incidente, vieni, la bambina è sotto la macchina, ma non preoccuparti». 



Oggi Gabriele Maddonni è indagato per omicidio stradale, ma ha dovuto lasciare Nettuno e la sua casa per evitare il linciaggio della famiglia della moglie, che all'ospedale di Anzio gli ha detto: «Vattene, guarda cosa hai fatto, l'hai uccisa».

 

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