Strada impercorribile dopo la nevicata, Gran Sasso off limits: odissea per gli sciatori

Strada impercorribile dopo la nevicata, Gran Sasso off limits: odissea per gli sciatori
Strada impercorribile dopo la nevicata, Gran Sasso off limits: odissea per gli sciatori
di Antonella Calcagni
Lunedì 13 Dicembre 2021, 09:07 - Ultimo agg. 18:33
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Un’avventura raggiungere Fonte Cerreto ieri mattina. La strada statale 17bis, in seguito alla recente nevicata, è risultata pulita fino a 50 metri dall’uscita dell’autostrada, (tratto di competenza dell’ Anas); assolutamente impraticabile nel tratto successivo, fino alla Villetta, la cui pulitura è di competenza della Provincia dell'Aquila. È stata una vera e propria odissea per chi avrebbe dovuto raggiungere gli impianti di buon mattino: maestri di sci, dipendenti del Centro turistico del Gran Sasso e sciatori. Affida il suo sfogo ai social il direttore della scuola di Sci, “Assergi-Gran Sasso” Luigi Faccia: «È qualche anno che la strada che porta alla Villetta e poi a Montecristo, quindi alle strutture turistiche ricettive, ha due gestori. L’ Anas che arriva 50 metri a monte dell’Autostrada a cui subentra la Provincia. La differenza tra le due gestioni si vede dalla manutenzione e quando nevica. Naturalmente a rimetterci sono le persone che lavorano sulla stazione e i turisti. Anche in questo caso il comitato “Savegransasso” (di cui Faccia fa parte, ndr) commentò la incredibile situazione della gestione stradale, importantissima per l’ingresso alla stazione. Tutto è rimasto fermo».

«PIANO FALLITO» Va oltre il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci che parla di fallimento del piano neve della Provincia. Il disservizio, in base a quanto riferito da Pietrucci, non ha riguardato solo la strada statale 17 bis, ma anche la maggior parte delle strade di competenza dell’amministrazione nell’Aquilano e quella per Campotosto (sp577), «sommerse dalla neve e impraticabili. Se non fossero intervenuti gli operai del Comune dell’Aquila e dell’ Anas, che ringrazio, andando anche oltre le loro competenze stradali, località turistiche e interi comuni sarebbero rimasti isolati. Si pronunciano belle parole e si fa grande retorica sulle “aree interne dell’Abruzzo”, ma alle chiacchiere pronunciate a vento, non seguono poi i fatti. La rabbia e la sfiducia dei cittadini è tanta e la misura oramai è colma. Affronterò nei prossimi giorni lo stato delle strade di collegamento dell’Alto Aterno con il Lazio e in particolare di collegamento tra Cesaproba e Borbona, emblema dell’inefficienza della Provincia in questi anni. Ho il dovere di farmi sentire e denunciare perché sono all’opposizione (il ruolo che mi hanno dato i cittadini). Chi governa in Provincia faccia un bagno di umiltà, si metta a lavorare per questa parte dell’Abruzzo e cambi lo stato delle cose».

Segnalati disagi anche per raggiungere l’altipiano delle Rocche. Se è vero che la condizione di molte strade era proibitiva, è altrettanto vero che a complicare la situazione sono gli automobilisti non equipaggiati come per legge. Emblematica la coda di auto verso Ovindoli causata da un camper.

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