Bettarini jr. rivela: «Rifarei quel gesto, pronto a dare la vita per difendere i miei amici»

Niccolò Bettarini rivela: «Rifarei quel gesto, pronto a dare la vita per difendere i miei amici»
Niccolò Bettarini rivela: «Rifarei quel gesto, pronto a dare la vita per difendere i miei amici»
Lunedì 23 Luglio 2018, 11:29 - Ultimo agg. 24 Luglio, 07:31
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Niccolò Bettarini ha raccontato cosa è successo nella sua famiglia dopo la terribile aggressione di cui è stato vittima qualche settimana fa fuori da una discoteca milanese. Al Corriere dello Sport ha spiegato: «Mentirei se ora dicessi che quel gesto avventato che poteva costarmi la vita me lo potevo anche evitare. Lo rifarei ancora e ancora. Darei la vita per i miei amici».



Il figlio di Stefano Bettarini e Simona Ventura ha raccontato di essere intervenuto dopo che una sua amica le aveva gridato che stavano picchiando un altro amico in comune: «Tre ragazzi lo accerchiavano e così mi sono buttato su di loro per difenderlo. Da lì è iniziato il finimondo. Sono arrivati altri ragazzi, mi hanno aggredito. Ho sentito che mi avevano riconosciuto e “volevano ammazzarmi” perché sapevano chi fossi. Erano dieci. Ho tentato di difendermi e parare i loro colpi. Mi ricordo di essere caduto a terra e Zoe si è buttata sopra di me per proteggermi da quella furia di violenza».

Poi racconta le reazioni dei genitori. Della madre Simona ricorda: «Più delle parole ho sentito un pianto liberatorio. E più che il dolore ho sentito il sollievo, la gioia di parlarmi prevaleva sul resto. So che ha passato delle ore terribili, è stata malissimo, e questo mi strazia». Di Stefano invece racconta: «Mio padre non si era mai fatto vedere piangere in tutta la nostra vita insieme. Appena è entrato in ospedale non è riuscito a trattenere le lacrime».

Ora il suo sogno è di fare il calciatore, vuole seguire la stessa carriera del padre e arrivare a superarlo in fatto di capacità.
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