CESSALTO (TREVISO) - «L'ho visto morire davanti ai miei occhi. Quell'auto lo ha centrato in pieno e lo ha sbalzato per trenta metri». Papà Danilo racconta tra i singhiozzi gli ultimi istanti di vita del figlio Nico Baldo, assicuratore di 34 anni, travolto e ucciso da un'auto davanti alla casa dei genitori, in via Callunga a Cessalto, lungo la provinciale. Stava tentando di riacciuffare il suo cagnolino Archie scappato poco prima dal cancello rimasto aperto. Una tragedia immane proprio alla vigilia del matrimonio del fratello Marco. Tra un mese anche Nico avrebbe pronunciato il fatidico sì, convolando a nozze con la sua Alessia, con cui conviveva da qualche anno a Silea. Invece in attimo quella felicità che sembrava così a portata di mano è andata in frantumi. Agli amici che ieri pomeriggio cercavano di consolare i genitori distrutti, papà Danilo, da poco in pensione, continuava a raccontare l'istantanea dello schianto: Nico che raggiunge la strada e con le mani fa cenno alle auto di rallentare, poi l'urto e il corpo volato per 30 metri, atterrando nel fosso, immobile. Le frasi del genitore sono interrotte dai singhiozzi.
Erano passate da poco le 11.30 quando Baldo ha parcheggiato la sua auto nel cortile di casa dei genitori.
La strada della morte, incidenti gravi nella doppia curva
«Nico non era uno sprovveduto. Faceva l'assicuratore: conosceva i pericoli della strada - dice uno dei migliori amici che doveva fargli da testimone di nozze -. Non si sarebbe mai buttato in strada all'improvviso, senza cautele». Spetta ora agli inquirenti ricostruire nel dettaglio la dinamica e le cause dell'ennesimo mortale. Quattordici le vittime da inizio agosto. Ieri due nel giro di sei ore. A provocarlo potrebbe essere stata una distrazione magari combinata alla velocità. In quel rettilineo il limite di velocità è di 70 km/h ma in pochi lo rispettano. «È la strada della morte» spiega un vicino. «Negli ultimi dieci anni ci sono stati almeno tre mortali. E gli incidenti gravi quasi non si contano, spesso a causa di quella doppia curva che passa sopra l'autostrada A4. Linverno scorso, ce ne sono stati due. I conducenti se la sono cavata ma ci è mancato pochissimo».