Sono luoghi dove il tempo trascorre lentamente. I giorni passano immersi nella natura. Nessun televisore, l'impiego dell'energia rinnovabile e cibo prevalentemente vegetariano. Questo lo stile di vita della famiglia Tanturli: marito, moglie e i due bimbi di 4 e 2 anni. Il più piccino Nicola è sparito. La famiglia ha scelto di vivere isolata.
Abitano in una casa colonica riadattata che si trova in aperta campagna, circondata dai boschi, raggiungibile solo attraverso una strada sterrata.
I genitori del piccolo, una coppia di trentenni, sono apicoltori, dispongono di cento alveari, e hanno diverse capre.
Inoltre sono vicini di casa dell'Ecovillaggio Campanara, che dista due chilometri dalla loro abitazione. I Tanturli non fanno parte di quella comunità, dedita alla coltivazione dell'agricoltura biologica, dove vivono tre famiglie. Proprio gli appartenenti a questo gruppo sono stati i primi a partecipare alle ricerche del piccino.
I Tanturli pur non appartenendo a nessuna comunità specifica, come se ne trovano diverse nella zona, hanno comunque aderito a uno stile di vita molto simile. In Toscana se ne contano più di dieci.
Nell'Ecovillaggio Campanara, situato nell'appennino Tosco-Emiliano, tra rose profumatissime e frutti di bosco, si mangia biologico e ci si dedica alla raccolta dei prodotti dell'orto o alla realizzazione di manufatti artigianali. I bambini possono divertirsi su altalene fatte a mano. Si offre ospitalità in tende indiane attrezzate, i teepe.
C'è poi il popolo degli Elfi, Montevettolini, vicino Pistoia. La comunità, situata nei pressi di Sambuca Pistoiese, è una delle più originali. Fondata negli anni Ottanta, ci vivono più di 150 persone. Le case non hanno elettricità, ci si scalda e si cucina con la legna e si consuma solo ciò che si produce: frutta, ortaggi, olive, cereali. I bambini frequentano una scuola autogestita.
Sempre nel pistoiese si trova Ciricea, progetto di comunità no profit nato nel 2010. Un ex albergo è stato ristrutturato e riqualificato, nel parco adiacente ci sono gli orti. Attualmente ci vivono 13 persone, che si dedicano al lavoro online o fanno trattamenti. Altri sono in pensione e si dedicano all'agricoltura o alla realizzazione di prodotti artigianali.
Impianti fotovoltaici, collettori solari e varie sorgenti garantiscono al villaggio dell'associazione Basilico l'autosufficienza energetica. È questo l'Ecovillaggio Corricelli, a Cantagallo in provincia di Prato. Nelle case del borgo, nelle due capanne di paglia e nella yurta vivono otto persone e un ragazzo profugo del Ghana. L'alimentazione è prevalentemente vegetariana e biologica, ma sporadicamente si consuma carne allevata in modo etico. È circondata da 11 ettari di terra in concessione, dove si coltivano patate e grano e dove è stato realizzato un grande orto sinergico. La comunità collabora con il vicino ecovillaggio di Torre di Mezzo.
Upacchi, ad Anghiari in provincia di Arezzo, è nata nel 1990 come cooperativa agricola, è diventato un ecovilllaggio con 17 abitazioni e 70 ettari di terreno, dove vivono 12 famiglie. C'è chi fa l'artigiano, chi l'insegnante, chi è imprenditore agricolo. L'obiettivo è vivere in mezzo alla natura, condividendo con gli altri gli spazi e aiutandosi reciprocamente.
Infine La Bagnaia, a Sovicille in provincia di Siena è una comune nata nel 1979, composta da una ventina di persone. Vi si produce olio, vino, carne bovina, foraggio, cereali, formaggi e miele. Il riscaldamento va a legna e ci sono pannelli solari per l'acqua calda. Per irrigare gli orti si usa l'acqua raccolta sui tetti.