Assessore al Bilancio nel passato quadriennio di governo Ucei, Di Segni ha ottenuto l'incarico a larga maggioranza nel corso della prima riunione del nuovo Consiglio dell'Unione, formatosi in seguito alle designazioni dei singoli Consigli comunitari e dalle consultazioni elettorali svoltesi nelle Comunità di Roma, Milano, Firenze, Livorno e Trieste in data 19 giugno. «Rimarcare ancora di più il contributo valoriale che l'ebraismo italiano offre e condivide con la società esterna e il modo in cui l'ebraismo stesso è riconosciuto e tutelato.
Ma la sfida è anche verso l'interno, il reciproco rispetto e la capacità di ascolto. È fondamentale - ha spiegato Di Segni in un recente intervento sul mensile Ucei Pagine Ebraiche - mantenersi ed evolversi nel rispetto e nella valorizzazione delle peculiarità culturali e ritualistiche di ogni comunità esistente, dell'emergente presenza ebraica nel Meridione, al contempo ridefinendo modelli di gestione e di governance che siano in grado di offrire e sostenere le molteplici esigenze». Presentatasi al voto in qualità di capolista del gruppo «Benè Binah», formazione che un significativo consenso ha ottenuto tra gli ebrei romani, Noemi Di Segni succede a Renzo Gattegna, per 10 anni al vertice dell'ebraismo italiano.