Nubifragio, Roma nel caos: un morto
Trasporti in tilt e scuole chiuse o evacuate

Roma finisce sott'acqua (foto Francesco Toiati)
Roma finisce sott'acqua (foto Francesco Toiati)
Giovedì 20 Ottobre 2011, 09:11 - Ultimo agg. 21 Ottobre, 16:14
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ROMA - Caos nella capitale per il nubifragio che si abbattuto stamani sulla citt. La pioggia ha allagato le strade, sommerso le auto in sosta, bloccato le due linee della metro, rallentato e fermato tram e bus e costretto alcune scuole a chiudere. Un immigrato 32enne è annegato in un seminterrato all'Infernetto.

Il sindaco Gianni Alemanno, ha firmato la lettera per chiedere alla Regione lo Stato di emergenza. Ma sono subito scoppiate le polemiche con l'opposizione che ha attaccato il primo cittadino per non aver saputo fronteggiare un temporale previsto.

Il nubifragio si è scatenato a partire dalle 6. La pioggia ha iniziato a cadere dopo una tempesta di fulmini. In tre ore sono caduti in media 120 mm di pioggia: 96 mm in centro, 127 mm nella zona della stazione Termini, 121 mm a Porta Portese, 117 mm a Roma Eur, secondo il Centro funzionale della Protezione civile della Regione Lazio. Nella provincia di Roma i centri maggiormente interessati dal maltempo sono Campagnano, Magliano Romano, Sacrofano, dove sono caduti 187 mm di pioggia.Situazione analoga nel Viterbese, in particolare a Sutri e Bassano romano interessati da piccole frane ed allagamenti.

Pesanti le ripercussioni sul traffico, che in molte zone è andato in tilt. Diverse le strade chiuse per l'acqua alta, ma forti problemi ci sono stati anche per chi era a piedi, con tanti marciapiedi sommersi da diversi centimetri d'acqua, e per chi era con i mezzi pubblici, con servizi rallentati o bloccati. I varchi della Ztl sono stati aperti. La situazione è andata migliorando in tarda mattinata con il progressivo ripristino della circolazione della metro.

Un morto annegato. È Sarang Perera, un cittadino dello Sri Lanka di 32 anni l'uomo morto annegato all'interno del seminterrato dove abitava, in zona Infernetto, invaso dalle acque del canale Palocco. L'abitazione, in una villetta a due piani che ospita altre famiglie cingalesi, si trova in via di Castel Porziano e i sommozzatori dei vigili del fuoco sono riusciti a mettere in salvo la moglie dell'uomo la figlia di tre mesi. Sul posto è giunto il 118 ma non ha potuto far altro che constatare il decesso. «Quando sono entrato in casa la scala che portava al seminterrato era già inondata - ha raccontato un giovane che abita nella zona - Siamo riusciti a portare fuori la moglie e la figlia, lui chiedeva aiuto attraverso una grata. Gli abbiamo passato un tubo per l'acqua per cercare di farlo respirare, ma non ci siamo riusciti».

«Là dentro ci saranno 300-400 metri cubi d'acqua», ha affermato uno dei vigili del fuoco. Il cingalese sarebbe stato travolto dal crollo di un muro, crollato quando il locale è stato invaso dall'acqua. Il giovane si trovava nel seminterrato per recuperare alcune cose. Saranno avviate indagini per verificare l'agibilità e l'abitabilità del seminterrato abitato dalla vittima, per accertate eventuali responsabilità dei proprietari del locale. Il corpo di Sarang Perera è stato recuperato dopo molte ore. Dopo i rilievi della Scientifica il corpo è stato fatto uscire in un furgone della polizia mortuaria e ai familiari e agli amici non è stato permesso di vederlo. La sorella di Perera ha avuto una crisi nervosa ed è stata soccorsa.

Perera lavorava come cameriere in un ristorante del quartiere San Paolo. La moglie fa la domestica nella zona, come molti della comunità cingalese. Il giovane annegato divideva una villetta a due piani con un'altra coppia - sistemata in mansarda - e un connazionale. Seicento euro al mese secondo il proprietario, un italiano; mille secondo gli inquilini, che sembra avessero subaffittato da un altro cingalese.

Circa 400 famiglie dell'Infernetto hanno chiesto l'intervento dei vigili del fuoco. Circa un migliaio di persone, quindi, rischiano di passare la notte fuori casa perchè le loro abitazioni sono allagate o inagibili. La stima è dell'assessore all'Urbanistica del XIII Municipio, Amerigo Olive, che precisa: «Bisognerà vedere quante di queste case saranno dichiarate inagibili nelle prossime ore».

In via De Ritis, a Pietralata, dopo il nubifragio è stato evacuato per precauzione un palazzo abitato da circa 300 persone. Sono state fatte rientrare tutte dopo le verifiche e lo svuotamento dei garage sotterranei da parte dei vigili del fuoco.

Chiuse le due linee della metro. Problemi al sistema fognario dovuti alla pioggia hanno provocato prima la chiusura delle stazioni Termini, Manzoni, San Giovanni e Colli Albani (metro A), Garbatella e Rebibbia (Metro B) e poi l'interruzione completa del servizio su entrambe le linee. Poco dopo le 10 la metro B è ripartita ma solo tra le stazioni Policlinico e Rebibbia. Alle 10.50 è stata riaperta anche la tratta Battistini-Travertino, ma le stazioni Termini, San Giovanni, Re di Roma, Colli Albani sono rimaste chiuse. Solo alle 17,54 è stata riaperta la stazione San Giovanni, e dopo le 19 quella di Re di Roma. La situazione rimarrà invariata fino al termine del servizio.

I tecnici di Atac assieme ai vigili del fuoco e alla Protezione civile, con potenti idrovore e mezzi speciali stanno lavorando da ore per ripristinare il servizio delle linee A e B. A Piramide i binari sono coperti da oltre un metro di acqua, mentre a Porta Furba durante un test di prova sulla linea con un convoglio è stata scoperta una ulteriore perdita di acqua. Un numero elevatissimo di operatori tecnici e della manutenzione è comunque al lavoro per ripristinare appena possibile le linee. Lo rende noto l'Agenzia per la Mobilità.

Chiusa la tratta Acilia-Colombo della Roma-Lido dove è stato istituito un servizio bus sostitutivo. Si sta lavorando per ripristinare parte (oltre due chilometri) della linea aerea di alimentazione colpita questa mattina da un fulmine che ha danneggiato anche un treno fermo nella stazione di Lido Nord. Tutto regolare per la Roma-Viterbo e la Termini-Giardinetti. Fortemente rallentato il servizio dei bus su tutta la rete cittadina: in particolare a Tiburtina l'allagamento del ponte Portonaccio, costringe a deviare le linee 409, 545, 163, 111, 211, 309, 440; sono rallentate le linee 30, 60, 714, 715, 160, 671; così come le linee 01, 06, 014, 015, 066, 070, 709 sono deviate o limitate per allagamenti nelle zone Casal Palocco e Infernetto. La linea 671 è deviata e non transita in via Mantegna.

Il temporale ha creato veri e propri fiumi d'acqua e alcune zone della capitale risultano pesantemente allagate. Forti disagi anche nel centro storico: davanti alla Bocca della Verità gli automobilisti sono rimasti bloccati dall'acqua.

Voragini e allagamenti sulla Tiburtina. Alla stazione Tiburtina alle 9 di stamani, scrive un lettore del Messaggero «il livello dell'acqua era arrivato alle ginocchia delle persone» per le fogne straripanti». Un altro lettore segnala che in via Zoe Fontana e via Affile alcuni automobilisti sono rimasti intrappolati con le auto nell'acqua alta. Allagamenti anche nei sottopassi dell'Ostiense. Numerosi gli interventi dei carabinieri in diversi punti della città. A Villa Ada sono stati messi in salvo gli automobilisti all'interno di quattro auto parzialmente sommerse dalla pioggia.

La pioggia ha mandato in tilt anche via Cristoforo Colombo, la principale arteria che collega il litorale laziale alla capitale. Diversi centimetri d'acqua hanno invaso le carreggiate, con le auto in panne, un paio di semafori fuori uso. Da Ostia a Roma si è formato un torrente continuo, che confluisce nel tratto in cui la Colombo incrocia la via Pontina. Lì il traffico era paralizzato, con diverse auto sommerse dall'acqua.

Grossi problemi a largo Preneste, con interruzione del servizio tramviario della linea 19, con le vetture bloccate e allagate, con i passeggeri rifugiati sopra i sedili. I carabinieri sono intervenuti per mettere in salvo una famiglia di tre persone, rimaste rimasta bloccate in auto, senza poter aprire le portiere.

Treni in ritardo, anche di ore, e due soppressioni sulla tratta per Fiumicino. Secondo Trenitalia, la linea Fr1 Fara Sabina-Fiumicino ed Fr3 Roma-Viterbo sono i percorsi dove i convogli hanno accumulato più ritardi. Nessun problema alla circolazione in generale se non per due treni diretti a Fiumicino Aeroporto che sono stati soppressi: un fulmine ha colpito un treno regionale che si è fermato all'altezza di Ponte Galeria, bloccando il traffico sui binari. Alla Tiburtina, questa mattina, si è dovuto far fronte all'allagamento del sottopasso che collega la metro B ai treni: i passeggeri sono potuti passare grazie ad alcune passerelle in legno poste dal personale della stazione. Il piazzale antistante la stazione Tiburtina era invaso dall'acqua e le auto e i bus erano bloccati. Il traffico proveniente dalla tangenziale e dal ponte Tiburtino è stato molto rallentato e costretto a deviare verso il Verano e verso Piazza Bologna.

I taxi sono stati presi d'assalto e le linee telefoniche sono andate in tilt. Per molti romani riuscire a salire su un'auto bianca è stato un'impresa. Anche prenotare un taxi al telefono o fermarne uno per strada, in alcune zone di Roma è stato praticamente impossibile: i centralini dei principali servizi di radiotaxi stamani risultavano perennemente occupati.

A via di Villa Massimo una parte delle mura di Villa Torlonia sono crollate in un'abitazione senza provocare feriti. Disagi anche all'ingresso di villa Ada dove 4 auto si sono allagate. In via dei Sabelli a San Lorenzo, un albero è caduto su 4 auto in sosta danneggiandole.

Scuole chiuse o evacuate per gli allagamenti. Evacuati i 300 alunni della scuola materna e media Don Gioacchino Rey al Quadraro. La scuola elementare Baccarini ed il nido Coccole & co del I municipio sono state chiuse per allagamenti dovuti anche alle pessime condizioni degli infissi con tutte le conseguenza del caso. Chiusa anche l'elementare Leonardo da Vinci, per l'allagamento della mensa e un corto circuito. Scuole allagate anche nella zona della Magliana. Il caso più grave è quello della materna di Via Greve alla Magliana e della media Nino Rota a Villa Bonelli ove corridoi, buona parte delle aule e bagni sono allagati e inagibili a tal punto da contattare i genitori dei bambini per riportarli a casa». Sott'acqua anche parte della città universitaria della Sapienza. Aule allagate, mura sgretolate e pezzi di soffitti caduti in alcuni licei, come l'Orazio, il Socrate e l'Albertelli.

A Trastevere l'acqua ha inondato i marciapiedi in numerosi tratti, arrivando a sfiorare l'ingresso di alcuni negozi e impedendo a molti automobilisti di poter arrivare alla propria auto. I disagi maggiori sono soprattutto per i pedoni: in molti tratti è diventato impossibile persino attraversare da un lato all'altro della strada. Situazione critica anche alla stazione di Trastevere dove alcuni autobus sono rimasti bloccati nella piazzola di sosta a loro riservata a causa del livello dell'acqua.

La pioggia battente ha causato forti problemi nella zona di Monteverde dove l'intera linea del tram 8 è rimasta bloccata a causa di un'ambulanza ferma sui binari e incastrata in un avvallamento del terreno provocato dalla pioggia. Almeno una ruota del veicolo è distrutta e il mezzo è piegato su un lato e incastrato in mezzo ai binari. Il serpentone di tram fermi poco dopo le 9 era lunghissimo e la gente bloccata per strada.

Anche sul Grande Raccordo Anulare di Roma la circolazione è rallentata a causa di numerosi allagamenti. Temporaneamente chiuso lo svincolo di La Rustica sia in carreggiata esterna che interna. Traffico in tilt nel tratto tra l'Aurelia e lo svincolo dell'Autosole per Napoli.

Anche la palazzina degli ambulatori di ematologia del Policlinico Umberto I, in via Benevento, ha pagato il suo prezzo al maltempo. Stamattina intorno alle 8 il tetto del terzo piano è crollato sotto il peso dell'acqua costringendo i numerosi pazienti già arrivati e in attesa delle visite cliniche ad abbandonare la struttura e, nella maggior parte dei casi, eccetto quelli più gravi, a tornare a casa. Non si hanno notizie di persone ferite nel crollo. Anche le struttura di fronte a quella degli ambulatori, l'atrio dell'accettazione e il bar, hanno subito danni.

A Ostia si è allagato il tribunale. Sono stati chiusi per inagibilità alcuni asili nido del municipio XIII, allagamenti e rotture di controsoffitti nelle scuole. Allagate case e negozi in tutto il territorio, soprattutto a Casal Palocco dove sono straripati i canali di drenaggio delle acque. È stato inoltre chiuso un tratto del lungomare, da via del Bucintoro a piazza Sirio. Gravi problemi ad Acilia.

«Dalle 9.30 di oggi nell'area dell'Idroscalo manca la corrente elettrica e non funzionano le linee telefoniche. Nonostante via dell'Idroscalo sia tuttora completamente allagata, un gruppo di cittadini in mattinata è riuscito a recarsi presso l'ufficio tecnico del Municipio XIII dove è stato garantito un intervento della protezione civile in tempi rapidi. Alle 16.30 abbiamo fermato una macchina della protezione civile che stava effettuando un sopralluogo di routine, scoprendo che invece nessuno li aveva avvisati dell'emergenza. Come sempre ci hanno abbandonato e preso in giro. Intanto i bambini del quartiere non sono potuti andare a scuola e noi rimaniamo totalmente isolati dal resto della città», denuncia Franca Vannini, portavoce della Comunità foce Tevere.

Alle 18 erano oltre 200 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco. Interventi anche nelle zone a Nord della Capitale, Bracciano, Anguillara, Campagnano, Manziana. Dopo la prima attività di soccorso, durante la quale sono stati numerosi i salvataggi delle persone in difficoltà nei piani bassi delle abitazioni e agli automobilisti bloccati, la coda degli interventi riguarda soprattutto svuotamenti di locali allagati, piccoli smottamenti, alberi caduti. Sono all'opera più di 300 vigili del fuoco, in parte fatti confluire dagli altri comandi del Lazio. A lavoro anche il personale volontario dei distaccamenti di Nemi, Montelanico ed Anguillara. Circa 500 le richieste di soccorso da evadere e le squadre continueranno a lavorare tutta la notte. Numerosi gli interventi di verifica in alcune delle stazioni della metropolitana, poi riattivate. Veriche tecniche sono state fatte all'università La Sapienza, a Palazzo Venezia e sulle Mura Aureliane, all'altezza di piazza della Croce Rossa. Le fessurazioni riscontrate hanno determinato in quest'ultimo caso il transennamento dell'area.

Danni sull'Appia Antica, dove è gravissima la situazione del monumento cosiddetto ad arcosoli, sul lato destro presso Torre Selce nel tratto iniziale del VII miglio. Due enormi pini, da una proprietà privata, sono crollati sul monumento. La Torre Selce, con un'altezza di circa 28 metri, datata al XII secolo, è il monumento più alto dell'Appia, nonché unica testimonianza delle torri medievali su monumenti romani. Versa in gravissimo stato per la mancanza di interventi che esulano dalle manutenzioni ordinarie, e il recente nubifragio sembra aver aggravato la situazione.

Il Colosseo, il Foro romano, il Palatino, le Terme di Caracalla e gli scavi di Ostia antica sono stati chiusi al pubblico. Compatibilmente con le prossime condizioni meteorologiche si prevede per domani la probabile riapertura del Foro romano, del Palatino, della Terme di Caracalla e degli Scavi di Ostia antica.

www.atac.roma.it

www.agenziamobilita.roma.it

http://www.comune.roma.it

www.stradeanas.it

Numero verde della Protezione civile 800854854


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