«Confalonieri era molto strano e speravamo che quell'aperitivo finisse quanto prima». Lo hanno detto i coniugi vittime di Omar Confalonieri, l'agente immobiliare di 48 anni finito in carcere per averli storditi con farmaci e aver abusato della donna. L'uomo, con ufficio in via Montenapoleone a Milano, aveva voluto incontrarli con la scusa di parlare dell'acquisto di un box: invece ha sciolto farmaci a base di benzodiazepine nei drink e li ha sequestrati per ore nella loro abitazione, abusando della donna mentre la figlioletta di soli 8 mesi è stata lasciata sola per tutto il giorno.
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La testimonianza
«Non si parlava assolutamente dell'argomento immobiliare, che era alla base del nostro incontro: non aprivamo l'argomento perché avevamo notato che Confalonieri era molto strano e quindi eravamo molto a disagio, sperando che quell'aperitivo finisse quanto prima», ha spiegato la donna. Ai due, come emerge dai verbali contenuti nell'ordinanza del gip Pepe emessa su richiesta dell'aggiunto Mannella e del pm Menegazzo, era venuto il sospetto, proprio nel corso di quell'aperitivo in un bar vicino alla loro casa e durante il quale avrebbero dovuto discutere di una compravendita di un box, che Confalonieri si stesse comportando in modo strano.
La trappola di Confalonieri
Il 48enne, tuttavia, era già riuscito, come documentato pure dalle immagini delle telecamere di sorveglianza del locale, ad iniettare con una siringa il farmaco nei due cocktail, andandosi a prendere i drink direttamente al bancone, mentre i gestori si lamentavano proprio di questo comportamento.
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Un altro caso sospetto a Bergamo
Spunta un caso sospetto anche a Bergamo di una giovane narcotizzata e poi violentata nel 'curriculum' criminale dell'agente immobiliare. Gli atti del procedimento, che è stato però archiviato, sono stati chiesti oggi dal pm Alessia Menegazzo e dall'aggiunto Letizia Mannella ai colleghi bergamaschi. Gli inquirenti milanesi, inoltre, stanno ricostruendo tutti i contatti dell'uomo per accertare se ci siano altre le vittime, oltre a quella per cui è stato condannato a Monza e alle due ragazze che si sono già fatte avanti.