Omicidio Guerrina, padre Graziano
condannato a 27 anni

Padre Graziano
Padre Graziano
Lunedì 24 Ottobre 2016, 20:42 - Ultimo agg. 25 Ottobre, 11:29
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E' stato condannato dalla corte d'Assise di Arezzo a 27 anni padre Graziano Alabi, il frate congolese accusato dell'omicidio volontario e della soppressione del cadavere di Guerrina Piscaglia. La donna scomparve il primo maggio del 2014 da Ca Raffaello, nell'Aretino. Il corpo non è mai stato trovato.
 
 

La corte d'Assise di Arezzo ha così accolto la quantificazione della pena richiesta del pm Marco Dioni. Il religioso era presente in aula ed è rimasto impietrito alla lettura della sentenza. Alla lettura della sentenza era presente in aula ed è rimasto impietrito, con gli occhi lucidi. "Ora dica dove ha messo il corpo", ha detto subito dopo la decisione della Corte il marito della donna, Mirko Alessandrini - "mia moglie non c'è piu, ma ha avuto giustizia nel suo compleanno". Gratien Alabi, ha poi aggiunto, "ha tradito la fiducia di tutti noi: lo avevano accolto come un amico".

"È solo il primo passo: si tratta del primo grado di giudizio e faremo appello": così l'avvocato Rizzieri Angeletti, il difensore di padre Gratien Alabi.
Illegale si è detto «soddisfatto» della propria linea difensiva ed ha riferito che il frate non si sente di commentare la sentenza.


Il 23 aprile 2015 padre Graziano era stato arrestato e condotto nel carcere San Benedetto di Arezzo perchè sospettato di voler fuggire all’estero. Dal 1° febbraio scorso si trova agli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico, nel convento dei Premostratensi di Roma, in viale Giotto, l’ordine religioso a cui appartiene. Durante le ultime fasi processuali il pm Marco Dioni ha sostenuto che l’imputato è colpevole «al di là di ogni ragionevole dubbio». Secondo la Procura aretina, è stato il sacerdote ad uccidere Guerrina Piscaglia e a depistare le indagini.


 
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