Reggio Calabria, mancano gessi e tutori in ospedale: pazienti medicati con i cartoni

Cartoni usati come gessi per immobilizzare le fratture, incredibile all'ospedale di Reggio Calabria
Cartoni usati come gessi per immobilizzare le fratture, incredibile all'ospedale di Reggio Calabria
di Simone Pierini
Lunedì 30 Luglio 2018, 19:56 - Ultimo agg. 31 Luglio, 13:03
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Sembra incredibile ma è successo davvero. Al pronto soccorso dell'ospedale di Reggio Calabria sono finiti gessi e tutori e per immobilizzare fratture e distorsioni vengono utilizzati dei cartoni. Le foto choc mostrano come i pazienti siano sottoposti a cure «artigianali» in assenza delle sturmentazioni adatte, specialmente la notte.



La cause sarebbero diverse a partire dagli orari di ortopedia, che alle ore 20 chiude i battenti. Ad aggiungersi a questo anche il poco personale e le scarse forniture. 

«È vero, può capitare: al pronto soccorso di Reggio fratture e distorsioni si immobilizzano con i cartoni. E questo nonostante si tratti di un Dea di II livello». A confermare all'Adnkronos Salute quanto denunciato dal "Corriere della Calabria" è Gianluigi Scaffidi dell'Anaao Assomed Calabria. «Di notte ortopedia è chiusa, e i pazienti che si recano al Pronto soccorso dell'ospedale può capitare di venire immobilizzati per una frattura o una distorsione con dei cartoni».
 
 

La colpa sarebbe delle scarse forniture: «Il personale è costretto ad arrangiarsi», dice Scaffidi. Una situazione incredibile in un Dea di II livello, aggiunge il rappresentate dell'Anaao regionale. Quelle realizzate con cartoni e nastro adesivo o cerotti sono immobilizzazioni temporanee «per le quali esistono apposite guide pneumatiche, che evidentemente qui non sono disponibili», conclude Scaffidi. «In Calabria - dice - pensiamo all'ospedale del futuro, ma non vediamo quello che accade oggi».

 
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