Vive da sola in ospedale da 10 mesi a 92 anni. L'Asl chiama i carabinieri per rintracciare i familiari

Vive da sola in ospedale da 10 mesi a 92 anni. L'Asl chiama i carabinieri per rintracciare i familiari
di Cristina Pede
Martedì 15 Ottobre 2019, 16:16 - Ultimo agg. 22:50
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È ricoverata da mesi nel reparto di Lungodegenza dell'ex ospedale Ninetto Melli di San Pietro Vernotico in Puglia e, nonostante siano pronte le dimissioni, nessun parente di un'anziana donna originaria del Barese si è presentato in ospedale. Un ricovero lungo oltre dieci mesi per la donna di 92 anni che ha fatto del reparto ospedaliero la sua seconda casa, dal momento che le uniche persone che l'hanno circondata per tutto il tempo sono stati i sanitari dell'ex nosocomio, struttura al momento con un solo reparto rimasto attivo perché interessata dal riordino ospedaliero e che sarà trasformata in presidio territoriale di assistenza.


Come l'anziana signora sia arrivata nel nosocomio sanpietrano è facile ricostruirlo: il reparto funge da tempo da supporto ai vari hub, soprattutto dell'ospedale Perrino di Brindisi, per tamponare le emergenze logistiche con i posti letto a disposizione del reparto, almeno fino a quando questo resterà attivo. È probabile che per la donna si sia reso necessario un ricovero per osservazione più che curativo, come spesso accade per persone molto anziane. Lo scorso inverno il reparto è stato un valido aiuto per i nosocomi di più province durante il picco influenzale che satura gli spazi ospedalieri.

L'anziana signora, che ha compiuto in ospedale il suo 92esimo compleanno il mese scorso, ha trascorso quasi un anno nel letto d'ospedale, cosciente ma con qualche problema di deambulazione e sola. Con il suo ricovero, giunto al capolinea del tempo massimo consentito, anche perché pare che non sia affetta da particolari patologie per le quali siano necessarie cure ospedaliere, i sanitari hanno deciso per le dimissioni ma non sono riusciti a rintracciare nessun parente. Più volte sembra sia stato contattato senza esito il numero di telefono a disposizione mentre l'anziana, come spesso succede in questi casi, ha quasi perso la cognizione del tempo e dello spazio in cui si trova.

Al momento, dunque, sono in corso indagini per risalire ai familiari. Un mistero che obbliga la 92enne a rimanere nel letto d'ospedale, oltretutto a carico del sistema sanitario. Un caso che dovrebbe essere risolto al più presto: dall'ospedale si spera di rintracciare chi di competenza per prendersi cura della parente.
Non si tratta di casi isolati, quelli di anziani che restano parcheggiati in reparti ospedalieri in attesa di sistemazione. Anzi, ad ogni inizio di stagione estiva o di periodo vacanziero, è stato documentato in diverse province, sono sempre più frequenti i casi di ricoveri di anziani ai quali trovare sistemazioni momentanee e gratuite per i parenti. Nei casi più gravi si tratta di familiari impossibilitati a prendersi cura degli anziani.

Generalmente ed in casi limite, sono i servizi sociali del comune di appartenenza che intervengono a sostegno degli anziani qualora i parenti non fossero in grado di farlo ma per accertare qualsiasi situazione, come nel caso della signora ricoverata a San Pietro, bisogna rintracciare i familiari e valutare possibili soluzioni.

 

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