In un primo momento si era pensato che le ossa rinvenute nella Nunziatura Apostolica, in Vaticano, settimane fa potessero appartenere a Emanuela Orlandi o a Mirella Gregori. Un'ipotesi esclusa dalle prime analisi dei genetisti sui resti. Ora arriva la verità: erano di due antichi romani.
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Il giallo, come sottolineano anche a Chi l'ha Visto?, è stato risolto e gli scienziati di un istituto specializzato di Caserta sono riusciti a ottenere anche due Dna di incredibile valore. Le ossa sono di un periodo compreso tra il 90 e il 230 dopo Cristo. Si tratterebbe di costole, denti, frammenti di cranio, femore e mascella di due antichi romani dell’età imperiale.
I resti sono stati rinvenuti durante i lavori di ristrutturazione a villa Giorgina, sede della nunziatura del Vaticano di via Po a Roma. Molto probabilmente quei resti fanno parte di un’antica necropoli nei pressi della via Salaria, importante strada di collegamento tra Roma e lo sbocco al mare Adriatico, tramite il porto di Ascoli.
La Procura di Roma, che aveva aperto un’indagine per omicidio contro ignoti, dovrà così archiviare il caso.
Ossa trovate in Vaticano, ecco a chi appartengono: l'incredibile scoperta

di Silvia Natella
Giovedì 31 Gennaio 2019, 07:18
- Ultimo agg. 18:28
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