Ostia, dodicenne abusata in ascensore. Il papà: «Hai molestato mia figlia», ma pesta l'uomo sbagliato (che era innocente)

Invece del colpevole, già fermato dai carabinieri, massacra un innocente

Ostia, dodicenne abusata in ascensore. Il papà: «Hai molestato mia figlia», ma pesta l'uomo sbagliato (che era innocente)
Ostia, dodicenne abusata in ascensore. Il papà: «Hai molestato mia figlia», ma pesta l'uomo sbagliato (che era innocente)
di Moira Di Mario
Venerdì 9 Giugno 2023, 22:45 - Ultimo agg. 12 Giugno, 05:55
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Picchia l’uomo che è convinto abbia molestato la figlia, si autodenuncia ai carabinieri e scopre di aver sbagliato persona. Il molestatore, infatti, era già stato individuato dai militari. È successo ieri mattina a Ostia, quando il padre della ragazzina, appena 12 anni, parte da casa diretto alla stazione di servizio in via delle Zattere per “vendicare” la teenager. Armato con una spranga di ferro si accanisce contro un cittadino del Bangladesh che finisce al pronto soccorso dell’ospedale Giovan Battista Grassi. 

La vicenda

Il giorno prima la dodicenne rientra a casa sconvolta. I genitori capiscono subito che qualcosa non va e le chiedono cosa sia successo. È a quel punto che la ragazzina racconta di essere stata palpeggiata nelle parti intime da un uomo dai tratti somatici indiani mentre era nell’ascensore del suo condominio. La famiglia si precipita a Roma. Arriva all’ospedale Bambino Gesù dove la dodicenne viene visitata. Quindi con il referto in mano il padre e la nonna della minorenne entrano in caserma e presentano la denuncia ai carabinieri. 
In poche ore i militari riescono a identificare il molestatore e trasferiscono gli atti alla Procura di Roma.

Il padre della dodicenne, però, non lo sa ancora. Non riesce a darsi pace e mentre crede che gli investigatori stiano ancora cercando colui che ha abusato della figlia, in lui monta la rabbia e la sete di vendetta. Trascorre una notte insonne cercando di capire chi possa essere quell’orco. Ricostruisce il racconto della dodicenne, cerca di ripercorrere quei momenti drammatici che la ragazzina in un pianto dirotto gli ha fissato nella mente, ma soprattutto tenta di identificare quell’uomo dai tratti somatici indiani. Poi all’improvviso, come un lampo, è convito di aver capito chi è il molestatore. Lo avrebbe già visto e saprebbe anche dove trovarlo.

La reazione

Non gli resta che aspettare le prime ore della mattina per dargli una lezione. Poco prima delle 7 di ieri esce da casa con un bastone di ferro tra le mani diretto verso via delle Zattere. Arriva alla stazione di servizio dove è appena giunta la vittima per iniziare il suo turno di lavoro. Il bangladese non fa nemmeno in tempo a capire cosa sta succedendo che l’uomo lo aggredisce, picchiandolo selvaggiamente con quella spranga. Un pestaggio in piena regola tra le urla disperate del cittadino straniero che richiamano l’attenzione dei residenti. 
Si spalancano le finestre delle abitazioni vicine, le persone si affacciano, diventando testimoni inconsapevoli di quell’assalto sferrato con una violenza inaudita. Sono gli abitanti della zona a chiamare i soccorsi e i carabinieri mentre il padre della ragazza intanto si allontana. I residenti scendono in strada per aiutare quell’uomo e lo trovano in un lago di sangue. A stento riesce a parlare. Con un grosso sforzo dice solo di non sapere perché è stato picchiato. Il bangladese viene caricato in ambulanza e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Grassi, a pochi chilometri dal pestaggio. 
L’aggressore sa di non poterla fare franca. È stato visto dagli abitanti che potrebbero riconoscerlo facilmente. L’unica soluzione è autodenunciarsi. Entra nella caserma dei carabinieri e racconta ai militari ciò che ha fatto e soprattutto perché. Non poteva accettare che chi il giorno prima aveva palpeggiato la figlia rimanesse impunito. Quando i militari lo informano di aver già identificato il molestatore, l’uomo rimane di sasso. Per lui è una doccia fredda. Non poteva immaginare che le indagini avessero già avuto una svolta. Il padre della dodicenne è stato denunciato per lesioni.

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