Pacchi esplosivi, uno era indirizzato al militante di Casapound condannato per lo stupro al pub

A sinistra Francesco Chiricozzi
A sinistra Francesco Chiricozzi
Giovedì 12 Marzo 2020, 12:39 - Ultimo agg. 18:51
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Era per Francesco Chiricozzi la busta esplosiva trovata nell’ufficio postale di Ronciglione. L’ex militante di Casapound, condannato in primo grado per stupro di gruppo, sarebbe stato il destinatario di una delle buste gialle che stanno terrorizzando il centro Italia. Sul plico giallo era indicato l’indirizzo dell’avvocato che lo ha difeso nel processo. Indirizzo parziale e sbagliato.

Un dato che avrebbero fatto insospettire gli investigatori che hanno deciso di andare a fondo. Il plico è stato fatto brillare ieri a Ronciglione e a differenza di quello recapitato a Fabrica di Roma non ha fatto nessun danno.
Entrambi i pacchi trovati nella Tuscia, per cui stanno indagando le Procure di Viterbo e Roma, rientrano nella tipologia delle missive esplosive che hanno iniziato a circolare nella Capitale i primi di marzo. I magistrati hanno aperto un fascicolo per attentato a finalità terroristiche e lesioni personali.  

Al momento sono 9 gli ordigni rintracciati, ma altri secondo gli inquirenti sarebbero ancora in giro. I carabinieri del Cos e del Nucleo investigativo stanno indagando a tutto campo. Il primo risale alla sera di domenica 1 marzo: la busta è esplosa al centro di smistamento di Fiumicino ed era destinata ad una ex dipendente  dell'Università di Tor Vergata.

Poste italiane è stata allertata dai carabinieri di controllare accuratamente negli uffici.
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