Padre a 82 anni veglia ogni giorno da 13 mesi la tomba del figlio morto di tumore: «Nessuno merita un dolore così»

Sarego, Cesare Mascotto veglia la tomba del figlio morto di tumore ogni giorno da 13 mesi: «Nessuno merita un dolore così»
Sarego, Cesare Mascotto veglia la tomba del figlio morto di tumore ogni giorno da 13 mesi: «Nessuno merita un dolore così»
Giovedì 5 Maggio 2022, 11:24 - Ultimo agg. 23 Febbraio, 01:27
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«Nessun padre dovrebbe sopravvivere ai propri figli». Una frase così ovvia, eppure mai scontata. Il dolore della perdita di un figlio lo può capire solo chi l'ha vissuto. Cesare Mascotto lo vive a modo suo. Così, a 82 anni, ogni giorno siede per ore vicino alla tomba di suo figlio, morto 13 mesi fa di tumore a 51 anni. Quella di Mascotto, 82 anni, è ormai diventata una presenza familiare: arriva con la macchina al cancello del cimitero di Serego, tira fuori una sedia pieghevole rossa che apparteneva al figlio Florindo, si siede accanto al luogo del suo ultimo riposo e vi resta per almeno sei ore, tre al mattino e altrettante al pomeriggio. 

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Cesare Mascotto ogni giorno al cimitero

«È un dolore così innaturale e crudele.

Mi siedo qui e gli parlo», dice Cesare Mascotto al Giornale di Vicenza. All'appuntamento con il figlio, Cesare non è mai mancato, anche nei giorni di gelo o di caldo torrido. «Sono sempre venuto tranne che per due giorni perchè sono stato al lago Trasimento - racconta - . Avevo comprato a mio figlio una casa là perchè facesse un po' di ferie. Era molto stimato da tanti in paese; il giorno del suo funerale c'era talmente tanta gente che le forze dell'ordine sono intervenute per chiedere di sparpagliarsi».

Mastrotto è ormai diventato il "guardiano" del cimitero, tutti lo conoscono e lo salutano. «La sua vicenda - commenta Jessica, che sta sistemando i fiori della tomba dei genitori - racconta la parabola del dolore, quell'equilibrio instabile che solo chi ha veramente sofferto può capire».

 

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