La Procura di Vasto ha aperto un fascicolo sul decesso della piccola Pamela Battaglia, 8 anni, morta improvvisamente a Capodanno dopo tre giorni di febbre, a causa di presunte complicanze di una forma influenzale che le avrebbe causato un arresto cardiocircolatorio. Pamela è stata soccorsa dai sanitari del 118, immediatamente allertati dai familiari, per poi essere trasportata d'urgenza nel pronto soccorso dell'ospedale San Pio da Petralcina di Vasto dove i sanitari hanno continuato senza sosta le manovre di rianimazione. Ma purtroppo ogni tentativo di salvarle la vita si è rivelato inutile e la piccola Pamela è deceduta nelle prime ore del 1 gennaio.
Una morte inspiegabile perché, a detta della famiglia, la bambina non soffriva di alcuna patologia pregressa.
«Noi non vogliamo accusare nessuno - precisa l'avvocato Giacomucci -, ma il padre vuole che la Procura accerti i motivi per cui la bimba è deceduta. L'autopsia non è stata predisposta in precedenza perché la morte è stata certificata, dal momento che c'è stato l'intervento dei sanitari pubblici». Per l'avvocato De Toma «il padre vuole avere l'assoluta certezza che nulla sia andato per il verso sbagliato e che si sia davvero trattato di una terribile fatalità. Per quanto la tragedia sia stata immane, ci auguriamo che si sia trattato di un evento inevitabile. Vanno comunque disposti tutti gli accertamenti del caso e mi auguro che la Procura, come sono certa, adotterà tutti i necessari provvedimenti». Dopo l'apertura del fascicolo, il primo passo sarà quello di ordinare il sequestro della documentazione medica riguardante il decorso della malattia della bambina e le cure impartitele dal personale sanitario. Dopo si aprono due strade: se dall'esame dei documenti risultasse l'inevitabilità del decesso, la denuncia sarebbe archiviata. Ma se non sarà così, verrà nominato un Ctu (consulente tecnico d'ufficio) che ne ordini l'estumulazione e l'esame autoptico per accertare i motivi della morte di Pamela.