Era stato in vacanza in Salento, prima di tornare a casa e accusare un malore. Il 18enne di Trento, Paolo Rizzolli, è morto in ospedale, a quanto emerge dai primi accertamenti a causa di una infezione determinata dal batterio escherichia coli. E ora la Procura di Lecce ha avviato accertamenti, delegati ai Nas, per verificare tanto per cominciare in quali strutture si sia recato. E se vi siano ragioni di ritenere che possa aver contratto l’infezione in Puglia. Su questo fronte è impegnata anche la Asl di Lecce.
Morto a Otranto
La zona interessata è quella di Otranto e dintorni.
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Sono state avviate verifiche sulle cause della morte, sull’origine del problema di salute che si è aggravato in così poco tempo e che è poi degenerato. Come si diceva, la procura di Trento ha subito avviato un fascicolo, con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Si tratta di un atto dovuto. Sono state sequestrate le cartelle cliniche ed è stata operata una prima ricostruzione dei fatti. Partendo dall’ultimo dato disponibile: la presunta azione letale del batterio, sulla cui contaminazione si dovrà fare ulteriore chiarezza.
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L'inchiesta
La Procura di Trento ha contattato quella di Lecce, che potrebbe avere competenza territoriale. Se ne occupa il pm Luigi Mastroniani che ha disposto la delega di indagini e ha incaricato i Nas di Lecce di procedere. Bisognerà dapprima effettuare una ricognizione precisa sugli spostamenti della vittima, durante la sua vacanza, e sui locali frequentati. A quanto pare il 18enne avrebbe alloggiato in un bed & breakfast. E poi compiere analisi specifiche sugli alimenti e su eventuali altre possibili fonti di contaminazione. Da quel che si sa, comunque, il ragazzo prima di rientrare a casa è stato anche a Verona, dove pure sono in corso indagini. Per ottenere un responso sarà necessario che trascorrano diversi giorni, considerata la delicatezza degli approfondimenti che andranno eseguiti. I funerali di Paolo sono già stati celebrati. E la sua comunità si è stretta nel dolore: i genitori, le due sorelle, attendono di conoscere la verità su quanto accaduto. Anche gli amici dell’oratorio, scioccati per l’improvvisa perdita: «Sei stato parte della nostra grande famiglia, il tuo ricordo sarà sempre con noi e dentro di noi», avevano scritto in un messaggio, poco dopo aver ricevuto la triste notizia.