Parma, la Corte dei conti assolve Pizzarotti: «La nomina del dg del Comune fu regolare»

Parma, la Corte dei conti assolve Pizzarotti: «La nomina del dg del Comune fu regolare»
Venerdì 30 Marzo 2018, 18:11 - Ultimo agg. 31 Marzo, 21:33
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Nessuna condotta illecita e nessun danno erariale: la nomina a direttore generale del Comune di Parma di Marco Giorgi, fatta dal sindaco Federico Pizzarotti, è stata regolare. A stabilirlo sono i giudici della Corte dei conti della sezione giurisdizionale dell'Emilia-Romagna. La sentenza arriva a un mese di distanza dalle accuse mosse al primo cittadino. Per la Procura contabile, infatti, la nomina di Giorgi, avvenuta il 31 luglio del 2015, sarebbe stata illegittima perché lo stesso, fino all'agosto dello stesso anno, era stato presidente dell'Azienda dei servizi alla persona (Asp) il cui socio di maggioranza è il Comune di Parma.

Secondo i pm contabili, quindi, sarebbe stata violata la norma che impedisce di conferire incarichi in enti pubblici «a coloro che, nei due anni precedenti, abbiano ricoperto cariche in enti di diritto privato o finanziati dall'amministrazione o dall'ente pubblico che conferisce l'incarico».
Nella sentenza, però, i giudici scrivono che «l'inconferibilità è riferibile esclusivamente agli enti di diritto privato finanziati dall'amministrazione o dall'ente pubblico conferente, e non agli enti pubblici», come appunto l'Asp, «che è un ente pubblico non economico». Le accuse vengono quindi ritenute «infondate».La condotta di Pizzarotti, si legge nella sentenza, «non sarebbe connotata né da dolo né da colpa grave, considerato che il sindaco ha affrontato la questione con estrema prudenza e diligenza, chiedendo ausili interpretativi attivati dai funzionari, che hanno scrupolosamente condotto l'istruttoria anche sulla base dei pareri resi dall'Anci e dall'Avvocatura comunale».
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