Parmigiano Reggiano, ragni e pezzi di intonaco nelle forme di formaggio: il blitz dei Nas nel caseificio a Parma

Sequestrate 84 forme di formaggio destinate a diventare Parmigiano Reggiano Dop

Parmigiano Reggiano, ragni e pezzi di intonaco nelle forme di formaggio: il blitz dei Nas nel caseificio a Parma
Martedì 21 Marzo 2023, 10:11 - Ultimo agg. 21:26
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Il controllo da parte dei carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Parma ha portato al sequestro di ben 220 forme di formaggio, destinate a diventare Parmigiano Reggiano Dop.

I Nas hanno effettuato un controllo in un caseificio, procedendo al sequestro amministrativo e all’avvio alla distruzione di 84 forme di formaggio destinate a diventare Parmigiano Reggiano Dop (pari a circa 2.500 chili), in quanto non idonee a proseguire la stagionatura perché interessate da crepe, alveolature e rotture, in difformità alle procedure di autocontrollo aziendale. Ma non finisce qui.

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Insetti e sporcizia

 

Nell’ambito di servizi finalizzati al contrasto delle frodi dei prodotti tutelati di marchi Dop, i militari hanno inoltre proceduto al fermo ufficiale di altre 137 forme della stessa tipologia (pari a circa 4.100 chili) in attesa di valutazione del personale del competente Dipartimento di Sanità Pubblica - Servizio Sanità Pubblica Veterinaria dell’Azienda USL di Parma, intervenuto su richiesta degli uomini dell'Arma coinvolti nell'operazione. Secondo quanto specificato dai Nas, il valore commerciale della merce sottoposta ai due vincoli ammonterebbe a una cifra pari a circa 130 mila euro. Ma a fare notizia è che, tra le altre irregolarità rilevate, si menzionano: «sporcizia diffusa sulle superfici, presenza di insetti infestanti vivi e formazioni di ragnatele con aracnidi, intonaco delle pareti danneggiato e con diffuse soluzioni di continuità e sistemi di protezione da agenti infestanti danneggiati».

La sanzione

Una scoperta che ha portato, a carico del legale rappresentante del caseificio, una sanzione amministrativa complessiva di 3mila euro e la segnalazione all’Autorità Sanitaria per la sospensione dell’attività sino al ripristino delle condizioni igienico sanitarie.

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