Ragazzina sexy su Facebook, ma quel profilo nascondeva il pedofilo

Ragazzina sexy su Facebook, ma quel profilo nascondeva il pedofilo
di Olivia Bonetti
Martedì 12 Dicembre 2017, 11:39 - Ultimo agg. 17:09
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BELLUNO - Sono ancora più agghiaccianti le accuse che hanno condotto in carcere, per la seconda volta in due settimane, il 26enne pedofilo della Valbelluna. La prima ordinanza di custodia cautelare era scattata lunedì 27 novembre: l'uomo, di origine straniera residente in provincia, finì in cella con l'accusa di aver violentato un 14enne. Nulla sembrava poter essere più grave. E invece dai pochi particolari emersi sulla nuova ordinanza scattata venerdì 8 dicembre il quadro si fa ancora più terribile.

La nuova inchiesta è coordinata dalla Procura distrettuale di Venezia: è sua la competenza in casi di immagini pedopornografiche, che è una delle nuove contestazioni. Le vittime sono tre minorenni, giovanissimi. Il 26enne, secondo quanto è stato ricostruito dalla Procura di Venezia, avrebbe contattato e fatto cadere in trappola le sue giovani vittime tramite Facebook. Le avrebbe adescate tramite un falso profilo in cui si presentava come una ragazza. Nel profilo della finta ragazzina, si presentava con foto osè, molto ammiccanti, anche nudi, attirando inevitabilmente la curiosità dei coetanei. La finta lei poi attirava i ragazzini in chat e chiedeva loro di inviare foto hard. «Dai fammi vedere come sei, io ti ho girato la mia foto ora fallo tu»...
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