Perde 1.600 euro e promette una ricompensa a chi li restituisce: 64enne li trova e li consegna all'artigiano

La storia (a lieto fine) a Treviso

Perde 1.600 euro e promette ricompensa a chi li restituisce: 64enne li trova e li consegna all'artigiano
Perde 1.600 euro e promette ricompensa a chi li restituisce: 64enne li trova e li consegna all'artigiano
di Maria Elena Pattaro
Giovedì 16 Febbraio 2023, 14:22 - Ultimo agg. 17 Febbraio, 20:11
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Di fronte a un fascio di banconote trovate per terra la tentazione di intascarsele sarebbe forte per chiunque. Ma non per lui. Renato Aggio, 64 anni, non ci ha pensato un secondo: quei 1.600 euro andavano restituiti al legittimo proprietario. «La mia coscienza di buon cristiano non mi permetteva di tenermi i soldi di qualcun altro. Soprattutto se in ballo c’era un intero stipendio». In effetti con quel gruzzolo Gregory Danci, artigiano di 35 anni, doveva pagare l’affitto. I soldi li aveva persi domenica pomeriggio passeggiando sulla pista ciclabile che collega Poggiana a Riese. Da qui l’appello social promettendo una ricompensa del 30% a chi gli avrebbe riportato le banconote. Il giovane confidava nell’onestà altrui. Una speranza ben riposta. «Sono contentissimo - esclama il giovane artigiano, che sistema gli interni delle auto -. Adesso posso pagare l’affitto. A quell’uomo ho dato 500 euro come promesso: se li merita tutti per la sua onestà. A questo mondo dovrebbero esserci più persone come lui». Una storia a lieto fine, insomma, nonostante le premesse non giocassero esattamente a suo favore. I soldi non erano dentro un portafoglio e senza nessun documento di riconoscimento, rintracciare il proprietario era un’impresa. Per non parlare poi del fatto che una cifra del genere era un tesoretto inaspettato per chiunque. La storia, raccontata da Il Gazzettino, è successa a Riese Pio X, Treviso.

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IL LIETO FINE

Domenica pomeriggio Gregory era uscito per una passeggiata e, per timore dei furti in casa, aveva infilato il gruzzolo nella tasca dei pantaloni.

Camminando però non si era accorto che le banconote gli erano cadute. Quando se n’era reso conto era tornato a cercarle, invano. Così aveva avvisato i carabinieri fornendo una descrizione dettagliata dei tagli di banconote e in parallelo aveva lanciato un appello sui social, nella speranza che accadesse il “miracolo”. I soldi erano stati raccolti da Renato e dal figlio Cristian, testimoni di Geova che domenica erano impegnati in un’opera di predicazione. «Stavamo camminando sulla pista ciclabile e abbiamo raccolto il mazzetto di banconote - racconta il 64enne -. La mia coscienza allenata alla Bibbia non mi permette di intascarmi soldi che non sono miei. Dio ci chiama a essere persone oneste. Mi sono messo nei panni di chi li aveva persi e ho pensato che potevano davvero fare la differenza. Siamo rimasti lì sul posto per circa un’ora, sperando che il proprietario si facesse vivo. Purtroppo non è arrivato nessuno così abbiamo proseguito il cammino. Ma con la ferma intenzione di fare il possibile per rintracciarlo». E così è stato. Lunedì mattina il 64enne si è messo in contatto con i carabinieri di Riese, a cui lo sbadato 35enne aveva segnalato lo smarrimento dei soldi. Nel frattempo il suo appello era rimbalzato sia sui social che sulla stampa. I militari hanno fatto da tramite facendo in modo che i due si mettessero in contatto.

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LA CONSEGNA

«Ci siamo dati appuntamento proprio davanti alla caserma» racconta Gregory, che non smetteva più di ringraziare e di stringere la mano a Renato, a cui ha lasciato il 30% della somma, come promesso. «L’ho accettata solo perché lui aveva dato la sua parola. Ho fatto a metà con mio figlio. È giusto così». Un esempio di onestà e senso civico, quello del 64enne, che ribadisce: «Mi è sembrata la sola cosa giusta da fare».

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