Di fronte a un fascio di banconote trovate per terra la tentazione di intascarsele sarebbe forte per chiunque. Ma non per lui. Renato Aggio, 64 anni, non ci ha pensato un secondo: quei 1.600 euro andavano restituiti al legittimo proprietario. «La mia coscienza di buon cristiano non mi permetteva di tenermi i soldi di qualcun altro. Soprattutto se in ballo c’era un intero stipendio». In effetti con quel gruzzolo Gregory Danci, artigiano di 35 anni, doveva pagare l’affitto. I soldi li aveva persi domenica pomeriggio passeggiando sulla pista ciclabile che collega Poggiana a Riese. Da qui l’appello social promettendo una ricompensa del 30% a chi gli avrebbe riportato le banconote. Il giovane confidava nell’onestà altrui. Una speranza ben riposta. «Sono contentissimo - esclama il giovane artigiano, che sistema gli interni delle auto -. Adesso posso pagare l’affitto. A quell’uomo ho dato 500 euro come promesso: se li merita tutti per la sua onestà. A questo mondo dovrebbero esserci più persone come lui». Una storia a lieto fine, insomma, nonostante le premesse non giocassero esattamente a suo favore. I soldi non erano dentro un portafoglio e senza nessun documento di riconoscimento, rintracciare il proprietario era un’impresa. Per non parlare poi del fatto che una cifra del genere era un tesoretto inaspettato per chiunque. La storia, raccontata da Il Gazzettino, è successa a Riese Pio X, Treviso.
IL LIETO FINE
Domenica pomeriggio Gregory era uscito per una passeggiata e, per timore dei furti in casa, aveva infilato il gruzzolo nella tasca dei pantaloni.
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LA CONSEGNA
«Ci siamo dati appuntamento proprio davanti alla caserma» racconta Gregory, che non smetteva più di ringraziare e di stringere la mano a Renato, a cui ha lasciato il 30% della somma, come promesso. «L’ho accettata solo perché lui aveva dato la sua parola. Ho fatto a metà con mio figlio. È giusto così». Un esempio di onestà e senso civico, quello del 64enne, che ribadisce: «Mi è sembrata la sola cosa giusta da fare».