Perseguita il vicino perché napoletano: «Sporco terrone», chiesto il rinvio a giudizio

Perseguita il vicino perché napoletano: «Sporco terrone», chiesto il rinvio a giudizio
di Marina Mingarelli
Mercoledì 17 Agosto 2022, 08:06 - Ultimo agg. 19 Agosto, 08:59
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Minacce e aggressioni al vicino di casa soltanto perché napoletano. Il razzismo, come l'erba cattiva, non muore mai. Compreso quello tra connazionali. La vicenda ha per teatro una palazzina di Ferentino, protagonista un pensionato di 74 anni nato e cresciuto a Bolzano ma residente da tanto tempo nella città gigliata. Tutto è iniziato quando di fronte all'appartamento dell'anziano era andato a vivere un campano di 58 anni con la moglie. Il fastidio che provava nei confronti del dirimpettaio campano era così forte che bastava anche uno sguardo per accendere la scintilla e scatenare la lite. Ogni motivo era buono per discutere animatamente con quello che chiamava il terrone. A cominciare dal gatto che spesso trovava davanti al portone di casa sua, o dalle buste di immondizia che non erano state depositare nei giorni previsti dalla raccolta differenziata, o dalle vetture della coppia che non erano state parcheggiate entro le apposite strisce. Insomma il settentrionale cervaca ogni pretesto per litigare e rinfacciare così all'inquilino le sue origini campane.

Una volta durante l'ennesima lite il pensionato si era rivolto al dirimpettaio con le seguenti espressioni: «Sporco napoletano, ti do fuoco alle macchine, o muoio io o muori tu in quanto non ho nulla da perdere». Parole minacciose che ripeteva molto spesso al vicino proprio per incutergli paura e indurlo a lasciare quell'appartamento. L'odio che covava nei confronti del napoletano si era trasformato in una vera e propria malattia che lo portava ogni giorno a mettere in atto comportamenti disdicevoli nei confronti del 58enne. Gli insulti e gli improperi non venivano risparmiati nemmeno alla moglie del napoletano che l'anziano aveva etichettato come una donna di facili costumi soltanto perché aveva sposato uno del sud. Quando però nel corso dell'ennesima discussione il pensionato aveva tentato di aggredire il 58enne napoletano con un bastone di ferro questo non ci ha visto più ed ha fatto scattare la denuncia nei suoi confronti. Nei giorni scorsi, a conclusione delle indagini, il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio dell'anziano per minacce continuate ed aggravate. La prima udienza davanti al giudice monocratico del tribunale di Frosinone è stata fissata per il prossimo 8 novembre. Il campano parte offesa in questo processo sarà rappresentato dall'avvocato Roberto Capobianco.
 

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