Perugia, in semilibertà non torna in carcere
Era monitorato per radicalismo islamico

L'interno del carcere di capanne
L'interno del carcere di capanne
Domenica 22 Luglio 2018, 20:01 - Ultimo agg. 23 Luglio, 11:18
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PERUGIA - Era monitorato per radicalismo islamico e aveva pendente un provvedimento di espulsione dall’Italia ma l’uomo, un detenuto straniero ristretto nel carcere di Perugia Capanne di 32 anni con fine pena 2020, fruiva di semilibertà e ha fatto perdere le sue tracce. «Tecnicamente si tratta di evasione, e questo non può che avere per lui gravi ripercussioni se non si costituisce al più presto», spiega Fabrizio Bonino, segretario nazionale per l’Umbria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria , il Sappe
Bonino giudica la condotta del detenuto «un evento irresponsabile e gravissimo, per il quale sono già in corso le operazioni di polizia dei nostri Agenti della Penitenziaria finalizzare a catturare l’evaso. Ma certo va fatta chiarezza sulla vicenda in sé, sulla mancata espulsione dell’Italia e sul fatto che un detenuto monitorato per radicalismo islamico fruisca di benefici penitenziari che gli consentono di uscire dal carcere». 
Secondo fonti investigative, invece, l'uomo scontava una condanna per droga e non era monitorato sul fronte del radicalismo islamico.
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