Perugia, a 17 anni muore sotto il treno, la Polfer trova un biglietto: «Mi dispiace»

Perugia, a 17 anni muore sotto il treno, la Polfer trova un biglietto: «Mi dispiace»
di Luca Benedetti
Domenica 11 Luglio 2021, 08:06 - Ultimo agg. 13:18
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PERUGIA Sarebbe stato un gesto volontario quello messo in atto da una ragazza di 17 anni morta ieri intorno alle 12,30 dopo essere stata investita da un treno fra le stazioni di Ponte San Giovanni e Perugia.
Secondo quanto riferito dalla Polfer, che sta compiendo accertamenti sull’accaduto, la diciassettenne ha lasciato un biglietto di addio che è stato ritrovato, come riporta l’agenzia Ansa, sul posto dell’incidente, poi, dopo il transito del locomotore, si sarebbe buttata sotto il treno Regionale che proveniva da Foligno ed era diretto a Perugia. Il macchinista del convoglio ha riferito di non essersi accorto di nulla e il treno ha proseguito la sua corsa, giungendo poi a destinazione.
Sul biglietto, secondo quanto emerso, la ragazza aveva indicato la sua drammatica volontà. Al momento non si conoscono i motivi del terribile gesto.
L’incidente ha avuto ripercussioni sul traffico ferroviario, con ritardi e cancellazioni che, spiegano da Trenitalia, hanno interessato complessivamente sette treni Regionali. Il treno coinvolto, che proveniva da Foligno ed era diretto a Perugia, è giunto a destinazione intorno alle 14,30.
Uno è stato invece cancellato e negli altri casi sono stati istituiti autobus sostitutivi nel tratto interessato al drammatico incidente. 
Sembra che ieri mattina la ragazza sia uscita presto di casa dopo essersi ritrovata con un amica. Le due sarebbero andate in un locale non lontano dalla linea ferrata. Avrebbe detto all’amica di aspettarla. La ragazzina, non vedendola tornare si è preoccupata arrivando anche nella zona della ferrovia dove da pochi minuti si era consumata la tragedia. 
In quel biglietto poche parole per raccontare la sua volontà. La polizia ferroviaria di Perugia guida da Alessandro De Micheli, sta cercando di ricostruire gli ultimi giorni di vita della studentesse per capire se c’erano stati segnali di qualche disagio particolare. Un’inchiesta obbligata (il magistrato è Franco Bettini) che sbatte contro una vicenda drammatica. Non c’è solo una giovane vita spezzata, ma c’è il dolore indicibile di una famiglia e quella di amici e amiche. Soprattutto di chi, ieri mattina, era uscita con lei per un sabato spensierato di un giorno di vacanza e si è ritrovata a dover cercare e chiedere aiuto per capire cosa era successo alla sua migliore amica. 
Sul posto del drammatico investimento per i rilievi di legge il medico legale Massimo Lancia.

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