Pescara, il papà denuncia la maestra: «Urla e strattona mia figlia»

Pescara, il papà denuncia la maestra: «Urla e strattona mia figlia»
Domenica 22 Aprile 2018, 12:09 - Ultimo agg. 23 Aprile, 16:14
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IL CASO
ALANNO Una maestra di Alanno finisce nel mirino del papà di un'alunna delle elementari. Tutta colpa, a dire del genitore, di quelle urla in classe e di quegli epiteti gridati in faccia ai bambini, «sei uno stupido, deficiente». Ma non solo. Il papà punta il dito anche contro quegli strattoni che la maestra sarebbe solita dare a sua figlia quando, finita la lezione, la riporta ai genitori. E questi comportamenti oltre le righe, a detta del papà, sono sfociati prima in alcuni battibecchi tra il padre della bambina e la maestra nei corridoi della scuola, poi in alcune segnalazioni al dirigente della scuola e all'ufficio scolastico regionale. Infine, in una denuncia ai carabinieri della città.
«Abuso di mezzi di correzione o di disciplina», indica il papà della piccola sventolando la denuncia presentata ai militari mentre snocciola una lista di comportamenti della maestra che proprio non riesce a mandare giù. E ai carabinieri a cui ha raccontato l'intera vicenda, con la descrizione di quello zaino colmo di libri che la maestra chiede ai bimbi di portare quando fa lezione, e che a suo dire diventa un peso eccessivo per i piccoli scolari, ha poi fatto una precisa richiesta: «Installate le telecamere in classe». Un unico genitore contro una maestra, lasciato solo da mamme e papà degli altri bambini della classe perché, a suo dire, alcuni vorrebbero usare le maniere forti contro la docente, mentre altri fanno spallucce, decidendo di non esporsi. E quel papà racconta che, nel frattempo, alcuni bimbi hanno lasciato quella classe, cambiando scuola.
La vicenda è nota al dirigente scolastico, ma non avrebbe incrinato il rapporto di fiducia verso l'insegnante. E le altre maestre della scuola? Piena fiducia anche da parte loro alla collega finita nel mirino del papà della piccola. E raccontano vicende esattamente contrarie a quelle snocciolate da quel genitore, ipotizzando anche atti persecutori da parte del papà dell'alunna verso l'insegnante: «La collega è molto brava - dicono le maestre -, con tanta tanta esperienza».
Da qualunque parte si guardi questa vicenda, tuttavia, c'è una piccola alunna, dall'eccellente rendimento scolastico, finita al centro di una denuncia del suo papà che tenta in tutti i modi di difenderla da una maestra che, come ha descritto ai carabinieri, abusa di mezzi di correzione o di disciplina. Il desiderio della piccola, è comprensibile, è che la querelle termini il prima possibile, sapendo, tuttavia, che c'è ancora oltre un mese di scuola prima del rompete le righe e delle tanto desiderate vacanze estive. Poi, forse, tutto questo per lei diventerà solo un ricordo. Nel frattempo spetterà ai militari dell'Arma capire cosa sia realmente accaduto o cosa stia ancora accadendo in quella classe.
Gianluca De Rossi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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