Per un paio di giorni è rimasto intrappolato nelle forche caudine di un Pronto soccorso di Pescara affollatissimo e in piena emergenza e a complicare la situazione ci si è pure messo il blocco dei ricoveri. Immaginabile, dopo tante difficoltà, la soddisfazione per aver conquistato l’agognato letto in reparto, pur con la consapevolezza di dover affrontare una degenza faticosa per superare la malattia. Mai il paziente Mario, nome di fantasia, avrebbe pensato di dover affrontare un calvario ancora peggiore e assurdo per il contesto: ritrovarsi con un compagno di stanza accanito fumatore, libero di accendersi sigarette senza che nessuno del personale intervenisse per fermarlo. Situazione che ha letteralmente fatto esplodere di rabbia il malcapitato paziente: stando al suo racconto al medico curante, il fatto finirà con una denuncia.
Pescara, troppi pazienti: l'ospedale blocca i ricoveri in area medica
Polmonite, ma non Covid: questa la diagnosi per la quale il signor Mario, 62 anni, è riuscito infine ad essere ricoverato nel reparto di Medicina, ala nord dell’ospedale Santo Spirito. «Bene che vada dovrà restarci per una settimana almeno» ha spiegato il suo medico curante, colui che ha raccontato l’incresciosa e sorprendente situazione di cui è rimasto vittima il suo assistito.
Covid, allarme Pronto soccorso: «Difficile ricoverare pazienti entro le 36 ore»
FOTO-DENUNCIA Subito ha sollecitato l’intervento di un infermiere o di un responsabile incaricato di far rispettare il divieto di fumo in corsia. Mario ha persino scattato foto al paziente-fumatore per dimostrare la fondatezza della sua denuncia, ma alle proteste non sarebbe seguito un energico intervento nei confronti del fumatore, evidentemente persona già nota al personale che ha badato soprattutto ad evitare sue reazioni spropositate e magari anche pericolose. Senz’altro più facile, e anche più comodo, vista la situazione, riportare il signor Mario alla calma, evitando che si rivolgesse agli agenti del posto fisso di polizia dell’ospedale per denunciare l’accaduto e concedendogli il privilegio di poter cambiare stanza. E così è stato. «Ma farò la denuncia» ha assicurato Mario parlando con il suo medico. Ci sarà tempo per pensarci su. L’importante per lui, adesso, è di essere curato per superare la polmonite.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout