Pestato a sangue al casello da un automobilista folle: voleva difendere una donna aggredita

Marco Furlan, vittima della follia al casella di Villabona
Marco Furlan, vittima della follia al casella di Villabona
di Davide Tamiello
Mercoledì 11 Agosto 2021, 14:25 - Ultimo agg. 12 Agosto, 09:39
4 Minuti di Lettura

S. GIORGIO DELLE PERTICHE - Suonare il clacson a un'auto che fa una manovra azzardata e ritrovarsi in un incubo di paura e violenza. Detta così potrebbe essere la sinossi de Il giorno sbagliato, film del 2020 con un irriconoscibile Russel Crowe nel ruolo di un folle automobilista che per un banale screzio di strada scatena una vendetta sanguinaria. E invece è qualcosa che è successo davvero, ieri mattina, al casello di Villabona di Mestre. A farne le spese Mauro Furlan, 58enne di San Giorgio delle Pertiche, titolare dei noti locali Al Pioniere di Borgoricco, Kalispera di Dolo e Avanspettacolo di Venezia.

LA VICENDA
È lui stesso a raccontare l'incredibile sequela di avvenimenti di ieri mattina, all'uscita dell'autostrada. «Stavo arrivando da Padova - spiega - quando ho visto che le auto erano tutte in colonna. A quel punto una Fiat 500 ha cambiato corsia tagliando la strada a un'altra auto, guidata da una donna. Lei, per reazione probabilmente, ha suonato il clacson». Il momento della follia comincia così. Dalla piccola utilitaria esce una coppia, due giovani intorno ai 25 anni. La ragazza lancia una bottiglietta contro il parabrezza, il ragazzo inizia a sputare sul cofano, a prendere a calci le portiere e a pugni i finestrini. La donna, una 50enne di Mira, si chiude in macchina terrorizzata: il giovane, intanto, completamente indifferente alle altre auto che passano, cerca di sfondare i cristalli.
Furlan decide di intervenire. «Non potevo lasciarla da sola: sono sceso e sono andato a prenderlo per bloccarlo. Non ho avuto nemmeno il tempo di rendermi conto di cosa stesse accadendo, mi ha urlato "Che c...o vuoi" e mi ha sferrato un pugno in faccia. Poi mi ha preso a calci al costato, non riuscivo a difendermi».
Gli altri automobilisti, intanto, assistono alla scena, prendono il numero di targa dell'auto e danno l'allarme alla polizia. La donna scende dalla sua macchina per cercare di aiutare Furlan, decisamente in difficoltà. «È incredibile - commenta - nessuno che si sia fermato per aiutarmi, nessuno che abbia pensato di venire a darmi una mano per bloccare quel pazzo». Il giovane risale in auto e, ultimo atto di follia, ingrana la retromarcia per tentare di investire Furlan e la donna.

Poi, riparte sgommando e si dà alla fuga. 

PRESO
Non ha fatto molta strada, in realtà. La volante della polstrada, una volta sul posto, ha fatto vedere una foto a Furlan del presunto aggressore e il 58enne l'ha subito riconosciuto: la polizia era già riuscita a individuarlo e a bloccarlo. L'imprenditore della ristorazione è stato tutto il giorno in pronto soccorso per vari esami: ha riportato una lesione al timpano, alla mandibola oltre a vari punti di sutura in faccia.
L'uomo si è rivolto all'avvocato Federico Veneri per costituirsi contro il giovane violento. «Ci sono diversi testimoni dell'accaduto - continua - un signore si è fermato per raccontare ciò a cui aveva assistito ai poliziotti. Era sotto choc, ha detto di non aver mai visto una cosa del genere. Sono finito all'ospedale ma per proteggere una persona e lo rifarei. Ma, giuro, non avrei mai pensato di trovarmi in una situazione del genere». La polstrada aveva ricevuto una decina di chiamate dagli automobilisti in coda, che hanno assistito alla scena. «Nell'attesa del referto medico, ho dato disposizioni al mio avvocato di procedere con una denuncia per tentato omicidio, lesioni e omissione di soccorso».

(ha collaborato Michelangelo Cecchetto)

© RIPRODUZIONE RISERVATA