La Guardia di Finanza smonta una rete di pirateria televisiva: chiusi canali telegram con 20mila iscritti per vedere il calcio illegalmente

Operazione della GdF contro rete di pirateria televisa

La Guardia di Finanza smonta una rete di pirateria televisiva: chiusi canali telegram con 20mila iscritti per vedere il calcio illegalmente
La Guardia di Finanza smonta una rete di pirateria televisiva: chiusi canali telegram con 20mila iscritti per vedere il calcio illegalmente
Sabato 28 Maggio 2022, 14:38 - Ultimo agg. 29 Maggio, 15:56
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Il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza ha condotto una nuova indagine per il contrasto del fenomeno della pirateria audiovisiva, la c.d. “IPTV” - Internet Protocol Television, realizzata attraverso la trasmissione non autorizzata di contenuti protetti su rete internet. In previsione dell’ultima giornata del campionato di calcio di serie A e della finale di Conference League gli specialisti informatici delle Fiamme Gialle hanno registrato centinaia di nuovi servizi e di risorse dedite alla vendita di attività di IPTV mediante streaming illegali.

Numerosi canali Telegram - tra cui alcuni con oltre 20.000 iscritti- ne pubblicizzavano i vantaggi e la convenienza offrendo in un unico abbonamento chiamato ‘Applicazione Ufficiale’, ad un prezzo irrisorio, qualsiasi canale TV e PAY TV visibile in simultanea da qualunque dispositivo (Telefono, tablet, televisore, Computer, etc) assicurando la possibilità di una prova gratuita della durata di un’ora, assicurando la garanzia di anonimato a vantaggio dei fruitori.

Contestualmente al sequestro delle oltre 500 risorse Web e dei relativi 40 canali Telegram, avvenuto in simultanea con la prima gara del week-end e nuovamente riproposto per la finale della competizione europea, è stato, infatti, implementato un vero e proprio sistema di tracciamento che ha consentito di individuare i fruitori dei flussi pirata.

Chiunque ha provato a di collegarsi ai servizi pirata è stato immediatamente reindirizzato su un apposito pannello informativo che avvertiva che il sito tramite il quale si stava visionando il programma era sottoposto a sequestro ed i dati di connessione tracciati. Le conseguenti analisi svolte dagli investigatori hanno, allo stato, consentito di appurare l’esistenza di un nuovo sistema di gestione dei flussi informatici, denominato “Stream Creed”, che risulterebbe derivare dal codice sorgente della già nota “Xtream Code”, piattaforma pirata mondiale smantellata dal medesimo Nucleo Speciale nel 2019.

In riferimento all’indagine condotta dal Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza Dazn esprime grande soddisfazione per l’operazione condotta con successo.

Stefano Azzi, Ceo di Dazn Italia commenta così l’operazione: “Rinnoviamo il nostro pieno sostegno alle Forze dell’Ordine impegnate quotidianamente a contrastare il fenomeno della pirateria che ogni anno genera ingenti danni al nostro sistema Paese, con particolare impatto sull’industria dei media e dell’intrattenimento e sui clienti finali stessi che vedono il valore del prodotto e dei servizi offerti diminuito. Si tratta di un fenomeno che colpisce tutto il mondo dei player OTT, non solo Dazn. Con il diversificarsi delle piattaforme e dei canali, cambiano anche le modalità degli atti di pirateria. La divisione antipirateria di Dazn e i suoi partner stanno già lavorando per fermare migliaia di istanze attraverso operazioni di contrasto, ingiunzioni e una continua innovazione volta a proteggere gli abbonati. Riteniamo che sia necessaria una maggiore educazione, soprattutto relativa ai rischi a cui vanno incontro i consumatori che commettono atti illeciti di pirateria, perchè possa aumentare in loro la consapevolezza del danno per loro stessi, ossia impoverimento dei contenuti, e dei serissimi rischi legali in cui potrebbero incorrere. Consapevoli del fatto che non sia possibile eliminare un fenomeno così capillarmente radicato in poco tempo, crediamo che promuovere una cultura antipirateria e sostenere azioni corale condotte insieme agli organi competenti e al Governo possa fare la differenza e incrementare i risultati ottenuti. Continueremo a lavorare per proteggere il valore dei nostri contenuti e del servizio che offriamo e sostenere in maniera attiva la nostra industria”.

Intervenuto anche Romano Righetti, General Counsel di Dazn Italia che sottolinea: “Il Governo insieme alle Forze dell'ordine e a tutti i membri dell'industria audiovisiva sportiva (titolari dei diritti, broadcaster e distributori) dovrebbero rafforzare in modo adeguato e proattivo la loro cooperazione alla luce dell'attuazione di un'azione di contrasto alla pirateria più forte e più ampia, anche attraverso un'azione corale. La pirateria è un fenomeno che può essere contrastato o, quanto meno, mitigato in modo significativo facendo leva su tutte le competenze tecniche disponibili all'interno delle aziende private in modo coeso, grazie alle straordinarie capacità e ai poteri degli organi investigativi competenti e specializzati dotati di strumenti sofisticati e più efficaci”.

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