Coronavirus, i bagnini di Rimini: «Box di plexiglass in spiaggia? A 40 gradi è una follia»

Coronavirus, i bagnini di Rimini: «No ai box di plexiglass in spiaggia, a 40 gradi è una follia»
Coronavirus, i bagnini di Rimini: «No ai box di plexiglass in spiaggia, a 40 gradi è una follia»
Martedì 14 Aprile 2020, 14:15 - Ultimo agg. 3 Marzo, 01:42
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Coronavirus L'estate con la tintarella in spiaggia incapsulata tra le pareti di plexiglass sta sollevando proteste e commenti basiti. La paura che più che una seduta di abbronzatura sia una sauna non voluta. «Sono delle follie che ci indignano: sparate estemporanee di qualcuno che vuole farsi pubblicità quando ora i problemi sono ben altri». È lapidario Mauro Vanni, presidente della Cooperativa Bagnini Rimini Sud che riunisce la gran parte degli stabilimenti balneari della Romagna, nel definire la proposta che circola ultimamente di box in plexiglass per gli ombrelloni.

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Proposte fatte «senza aver consultato le categorie - aggiunge Vanni - di gente che non sa neanche di che cosa parla. Chiunque conosca il turismo balneare sa benissimo che è improponibile chiudere una persone dentro un box di plexiglass sotto il sole d'estate quando ci sono 40 gradi». Non si tratta dell'unica proposta giunta alle orecchie dei bagnini riminesi. Ci sono anche i tunnel igienizzanti attraverso cui le persone possono passare e gli erogatori lungo le pedane che spruzzano soluzioni disinfettanti. «Sicuramente - conclude il presidente - se ci saranno obblighi o situazioni in cui la categoria si potrà muovere per agevolare il turismo, le nostre organizzazioni sapranno dare le indicazioni giuste».

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