«Bolla d'aria nel calcestruzzo»: l'inquietante ipotesi sul crollo del ponte Morandi

«Bolla d'aria nel calcestruzzo»: l'inquietante ipotesi sul crollo del ponte Morandi
«Bolla d'aria nel calcestruzzo»: l'inquietante ipotesi sul crollo del ponte Morandi
Mercoledì 29 Agosto 2018, 10:13 - Ultimo agg. 30 Agosto, 13:58
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Una bolla d'aria all'interno del tirante di calcestruzzo che avrebbe corroso e arrugginito i cavi di acciaio all'interno dello strallo. È il primo scenario, come riportato da Repubblica, che i consulenti della procura di Genova ipotizzano come una delle possibili cause del crollo del ponte Morandi, avvenuto lo scorso 14 agosto e che ha provocato la morte di 43 persone. Il difetto sarebbe sorto durante la fase di «iniezione» del cemento che ingloba i trefoli, i cavi in acciaio.
 
 

Le indagini dei magistrati si sono sin da subito orientate sul cedimento degli stralli, i tiranti di calcestruzzo. Inoltre, secondo le prime ricostruzioni, il lato che cede per primo è quello a sud. E già negli anni '80, lo stesso ingegnere Riccardo Morandi, in uno studio commissionato da Autostrade, aveva sottolineato corrosioni più sul lato mare che su quello monti. Una degradazione, scriveva Morandi, «più rapida di quello che ci si potesse aspettare».
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