Ponte Morandi, il procuratore di Genova: «Andremo fino in fondo, ma per indagini rigorose serve tempo»

Ponte Morandi, il procuratore di Genova: «Andremo fino in fondo, ma per indagini rigorose serve tempo»
Ponte Morandi, il procuratore di Genova: «Andremo fino in fondo, ma per indagini rigorose serve tempo»
Lunedì 20 Agosto 2018, 16:37 - Ultimo agg. 17:12
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Massimo riserbo sugli elementi delle indagini, ma anche una rassicurazione: «Abbiamo scelto il miglior team di periti e consulenti tecnici possibile, andremo fino in fondo a questa vicenda». A parlare, in conferenza stampa, è Francesco Cozzi, procuratore di Genova in merito alle indagini sul crollo di Ponte Morandi.



Il procuratore Cozzi ha parlato anche dell'ipotesi di abbattimento di ciò che resta del ponte, che presenta inquietanti scricchiolii: «Abbiamo già raccolto resti selezionati, ma dovremo concentrare le indagini anche sul resto di Ponte Morandi».

«Ci sono diversi video, solo alcuni dei quali sono pubblici, perché altri possono diventare elementi importanti d'indagine. Abbiamo acquisito i video in tutte le sedi possibili e continuiamo a cercarne. Non è vero che ci saremmo accontentati di una versione singola dei video di Autostrade» - ha spiegato il procuratore - «Il video pubblicato dalla Guardia di Finanza? Non l'ho visto, ma comunque cerchiamo di acquisire altri materiali utili alle indagini come filmati che mostrino bene il crollo».

Presto, quindi, per stabilire cause e responsabilità del disastro. «In questo momento non ci sono indagati, ma non è un aspetto rilevante», chiarisce il procuratore di Genova, che poi spiega: «Il ruolo del carroponte è ancora da valutare, non tendiamo ad escluderlo ma saranno i consulenti a stabilirlo».

Il procuratore Cozzi ha poi tenuto a spiegare: «Dobbiamo assicurare una giustizia in tempi ragionevoli, ma le indagini troppo rapide potrebbero essere non abbastanza rigorose».

«La sicurezza delle strutture primarie è esso stesso un bene primario che come la sicurezza sui luoghi di lavoro bisogna attenzionare. Non possono passare in secondo piano rispetto a bilanci e ad altre esigenze delle attività». Lo ha detto il procuratore Cozzi rispondendo ai giornalisti. «Io credo che il livello di preparazione e della tecnologia degli apparati tecnici e amministrativi dello Stato sia talmente elevato che eventuali lacune che dovessero emergere potranno essere coperte», ha poi aggiunto.

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