Popolazione, continua il calo delle nascite: ma raddoppiano i matrimoni

Crollo natalità, raddoppiano matrimoni
Crollo natalità, raddoppiano matrimoni
di Elena Fausta Gadeschi
Lunedì 14 Marzo 2022, 20:37 - Ultimo agg. 15 Marzo, 22:27
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Un nuovo record negativo delle nascite dall'Unità d'Italia. In oltre 160 anni di storia, la natalità infantile non è mai stata così bassa nel Paese come nel 2021. Come riportato nell'ultimo report sulla «Dinamica demografica-Anno 2021» dell'Istat, l'anno scorso sono stati solo 399.431 i bambini iscritti all'anagrafe, con una diminuzione dell'1,3% rispetto all'anno precedente.

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Grazie «all'effetto positivo della campagna di vaccinazione» i decessi da Covid sono diminuiti rispetto al primo anno di pandemia, sebbene il dato resti molto alto: circa 59 mila, pari all'8,3% dei decessi totali.

Come evidenzia il report, l'Italia sta attraversando una nuova contrazione della popolazione di circa 253 mila unità, pari allo 0,4% in meno, che rappresenta un «salto indietro di una quindicina di anni in termini di numero di abitanti».

Raddoppiano i matrimoni, +0,7% per quelli civili dal 2019

Segnali positivi vengono invece dai movimenti migratori con +2,7% e dai matrimoni: nel 2021 ne sono stati celebrati circa 179 mila, il doppio rispetto al 2020, sebbene a confronto con il 2019 si evidenzi una riduzione del 2,7%.

Resistono meglio i matrimoni civili (+0,7% nel 2021 rispetto al 2019), che sembrano essere stati meno penalizzati dalle limitazioni imposte per il contenimento della pandemia. «Un Paese dove i 2/3 dei nati sono all'interno di coppie coniugate – osserva il presidente dell'Istat Gian Carlo Blangiardo – ha un riflesso rilevante» sulle nascite. E un elemento di novità è stata proprio la ripresa delle nascite negli ultimi due mesi dell'anno. «Mi piacerebbe pensare ad una inversione di tendenza, magari dovuto alle nuove misure adottate come l'assegno unico che possono aver creato un clima di fiducia – spiega Blangiardo –. Un segnale che il Paese si fa carico di investire nella produzione di capitale umano». A suo giudizio anche le misure per la costruzione di nuovi asili nido in Italia, come previsto dal Pnrr, potrebbero aiutare i futuri genitori a sentirsi più tranquilli nel decidere di mettere al mondo un figlio.

Per il futuro, soprattutto legato alle nascite, l'incognita riguarda anche la guerra in Ucraina. Il timore, spiega il residente Istat, è che possa verificarsi quanto già accaduto nel 1941 con la dichiarazione di guerra, nel 1986 con il disastro di Chernobyl e nel 2020 con il Covid: tre eventi che hanno avuto un notevole impatto sui progetti riproduttivi delle famiglie italiane. Per contrastare quello che ha definito «non più un campanello d'allarme, ma un certificato di morte per un Paese che senza figli non ha futuro», il presidente Nazionale del Forum delle Associazioni Familiari Gigi De Paolo ha annunciato la nascita della Fondazione per la Natalità e presto la seconda edizione degli Stati Generali della natalità.

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