Pordenone, segregate nel "centro benessere" schiave del sesso costrette a turni da 16 ore

Pordenone, segregate nel "centro benessere" schiave del sesso costrette a turni da 16 ore
Martedì 5 Aprile 2016, 22:14 - Ultimo agg. 7 Aprile, 19:36
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Case a luci rosse mascherate da "centri benessere" gestiti da cittadini cinesi: due esercizi commerciali sequestrati dalla Guardia di Finanza, all'interno si prostituivano giovani donne cinesi. I due locali a Pordenone erano formalmente intestati a prestanome, anch'essi cinesi, che cambiavano in continuazione per aggirare eventuali controlli di carattere fiscale. I finanzieri hanno denunciato quattro cittadini cinesi, due donne e due uomini, ritenuti i titolari effettivi dei due centri benessere, per sfruttamento della prostituzione.

RAGAZZE SEGREGATE
Le ragazze erano tre, con turni di 16 ore al giorno, mangiavano nei locali dove si prostituivano e si assentavano solamente per raggiungere appartamenti vicini, dove riposavano senza avere mai contatti con l'esterno. Il costo delle "prestazioni" oscillava tra 50 e 120 euro. Le giovani di norma arrivavano da "centri benessere" di altre città italiane con turnover mensili o bimestrali. Tra di loro anche ex operaie rimaste disoccupate.
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